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Sanita’, la testimonianza della giovane Carmen: dopo il buio la luce, i miei angeli con ‘il camice bianco’

Sanita’, la testimonianza della giovane Carmen: dopo il buio la luce, i miei angeli con ‘il camice bianco’

21 Settembre 2021 | by Anna Liguori
Sanita’, la testimonianza della giovane Carmen: dopo il buio la luce, i miei angeli con ‘il camice bianco’
Attualità
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Carmen, la giovane mamma di Pannarano:

“Solo un anno fa, nel periodo pandemia, scrivevo una lettera per denunciare una malasanità, dove forse ospedali e medici non erano pronti ad affrontare una situazione più grande della mia , e dove il maledetto destino ha deciso così di portarsi via la mia bimba …. Da lì la mia vita da DONNA non aveva più senso , perché come si può sopravvivere alla morte di un figlio ?! NO non si può …ma poi la vita ti toglie e ti da fino a quando una mattina di Febbraio la vita decide di regalami un sorriso … ma non tutte le favole iniziano con un “c’era la volta” …. La vita, ancora una volta, mi aveva messo a dura prova , giorni interminabili passati in ospedale, con il cuore pieno di lacrime perché ormai non avevo più fiducia nella medicina , e così inizia la mia avventura nel reparto di “ Ginecologia e ostetricia del Fatebenefratelli di Benevento“. Piano piano sono riuscita a fidarmi delle mani di persone che si sono dimostrate fantastiche, che non sono semplici Dottoresse ma sono veri Angeli, mi hanno presa per mano e accompagnata in questo duro e complicato viaggio.  Quel reparto è diventato la mia seconda casa , ostetriche meravigliose , Margherita la capo sala che ogni giorno aveva una parola dolce per tutte noi mamme , dove ognuno che entrava in quella stanza portava un sorriso per non parlare delle pluricultrici del nido che trattano i nostri bimbi come se fossero loro figli , è in quei momenti che ho capito che non dovevo mollare , dovevo combattere , perché se qualcuno lassù mi aveva mandato questo dono un motivo c’era … e poi i miei occhi incontrano un angelo , eh si perché la mia dottoressa non è stata solo un medico ma è stata il mio angelo, perché è quando sprofondi nella convinzione di non essere capace di mettere al mondo un figlio basta un solo attimo, un solo colpo del destino e incontri sulla tua strada un vero angelo, a volte con le ali e a volte con il camice bianco. Io ho incontrato il secondo. Rimarrà per sempre il mio angelo con il camice bianco; rimarrà per sempre la mia unica e dolce dottoressa. Perché lei la Dottoressa Gilda De Biasio, oltre ad essere un medico esemplare, di una professionalità encomiabile è riuscita a regalarmi la gioia di portare a casa il mio arcobaleno.
Questa testimonianza è per tutte quelle donne che lottano per diventare madri , che stanno vivendo una gravidanza difficile, che vivono allettate e non possono godersi nemmeno la gioia di comprare un cappellino per il proprio figlio , di NON mollare perché se ci credi tutto può accadere , e voglio dire Grazie e questo meraviglioso reparto che mi ha accolto come una loro figlia non smetterò mai di ringraziarvi tutti!  Con affetto da Carmen e Vittorio è il nostro arcobaleno Giacomo !”

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