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Vaccini, Gimbe: terza dose a rilento, serve obbligo per sanitari

Vaccini, Gimbe: terza dose a rilento, serve obbligo per sanitari

7 Ottobre 2021 | by redazione Labtv
Vaccini, Gimbe: terza dose a rilento, serve obbligo per sanitari
Attualità
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Su oltre 7 milioni di persone candidate a ricevere la terza dose di vaccino anti Covid, la copertura attuale e’ appena al 2,4%. Lo rileva il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, pubblicato oggi e aggiornato al 6 ottobre

Ad oggi la Circolare del Ministero della Salute prevede la dose booster Pfizer o Moderna, da inoculare sei mesi dopo la conclusione del ciclo vaccinale, per specifiche categorie di popolazione: in una prima fase over 80 e ospiti e personale sanitario delle RSA; quindi gli operatori sanitari anche se alcune regioni come la Campania la somministrazione sta avvenendo in contemporanea.  Ad ogni modo omplessivamente, la platea vaccinabile con la terza dose e’ di quasi 7,6 milioni di persone alle quali dal 14 settembre sono state somministrate quasi 185mila dosi con un tasso di copertura del 2,4%, e notevoli differenze regionali: dal 9% del Molise allo 0% della Valle D’Aosta.
Nell’ultima settimana – continua il report – ci sono stati “incrementi modesti” di nuovi vaccinati in tutte le fasce d’età. Mentre tutti gli indicatori della pandemia continuano la loro discesa, seppur più lentamente, la campagna vaccinale è arrivata a un punto di stasi, che prosegue ormai da settimane e l’estensione della certificazione verde non sembra aver invertito il trend.

La priorità assoluta – dice il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta – rimane quella di somministrare il ciclo completo a tutta la popolazione vaccinabile, in particolare agli over 50. Tuttavia, a fronte dei primi segnali di un lieve (ma costante) calo dell’efficacia vaccinale su ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi, è necessaria una programmazione strategica per somministrare la dose di richiamo alla popolazione generale

Gimbe avanza l’ipotesi di “quattro azioni integrate”, basate sull’accelerazione della “somministrazione della terza dose alle categorie prioritarie vista l’ampia disponibilità di dosi (13,4 milioni) e la stagione invernale alle porte”, di “ampliare progressivamente la platea vaccinabile” con dose booster alle fasce anagrafiche a rischio di malattia grave e decesso, iniziando con la fascia 70-79 anni e successivamente quella 60-69 e 50-59, e dando priorità in ciascuna fascia ai pazienti con patologie concomitanti, di “programmare per tutti gli over 50 la chiamata attiva a sei mesi dal completamento del ciclo” ed estendere “l’obbligo della dose booster per gli operatori sanitari, al fine di garantire la sicurezza per i pazienti” e “ridurre il rischio di limitare l’erogazione di prestazioni sanitarie per patologie non Covid-19.

Infine – evidenzia  il monitoraggio – continua la discesa in Italia dei nuovi casi di contagio Covid (-9,1%), dei ricoveri in area medica (-13,2%) e delle terapie intensive (-5,7%). E in calo sono anche
i decessi (-19,4%).

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