Se ne va anche il compagno Caramba. Caramba, al secolo Giuseppe Crocco, classe di ferro 1920 si è spento nella sua Facchio alla “tenera” età di 100 anni. Un secolo vissuto intensamente; la lotta partigiana, la Resistenza e tutti i valori della nuova Italia che ragazzi come lui volevano incarnare, al di qua della barricata, che sacrificò una generazione intera in una guerra civile cui la storia, alla fine, riconosce l’onore delle armi anche agli sconfitti in un tentativo di riconciliazione nazionale che a distanza di quasi 80 anni non è ancora del tutto completato e l’attualità ce lo ricorda. Quella di Caramba fu la scelta giusta, senza sovrastrutture, la scelta di un ragazzo di 23 anni che seppe da che parte schierarsi. E la sua testimonianza l’ha portata fino all’ultimo, ha spiegato alle giovani generazioni il bene massimo della libertà in tutte le circostanze in cui era chiamato a partecipare. Lo abbiamo conosciuto e apprezzato alle celebrazioni del 25 Aprile, presente lui quando anche le istituzioni, in molto casi, sono risultate latitanti.
Il ricordo di Crocco nelle parole accorate di Amerigo Ciervo, responsabile provinciale dell’ANPI.
Segue servizio
