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Incendio Airola, biologi: nube tossica pericolo per popolazione. Categoria pronta a dare una mano

Incendio Airola, biologi: nube tossica pericolo per popolazione. Categoria pronta a dare una mano

14 Ottobre 2021 | by Redazione Bn
Incendio Airola, biologi: nube tossica pericolo per popolazione. Categoria pronta a dare una mano
Attualità
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“L’incendio che ha devastato il deposito di materiale plastico della Sapa ad AIROLA, oltre che un dramma per gli imprenditori e le maestranze di quell’azienda, rappresenta un grave pericolo per la popolazione”.  Lo dice il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei biologi, in una lettera-appello indirizzata ai sindaci ed alla cittadinanza dei Comuni della Valle Caudina ricadenti in un territorio di 10 km dal luogo dell’incidente.  “La nube che si è sviluppata e successivamente estesa dal sito dell’incendio, è altamente tossica nell’immediato e particolarmente nociva nel tempo” spiega D’Anna. Da qui l’invito ai primi cittadini dell’area interessata affinché “si coordinino per coinvolgere le Prefetture di Caserta e Benevento, la Regione Campania, le due Province, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente (Arpa), il nucleo operativo dei Carabinieri (noe), le università di Caserta e Benevento (rettori e dipartimenti di tossicologia ambientale), l’Istituto zooprofilattico e la facoltà di Agricoltura di Portici: chiudete le scuole, lavate con acqua e solventi le strade e le piazze. Monitorate, per i prossimi sei mesi, le derrate alimentari presso i mercati, chiedete l’intervento dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente. “Avvisate la popolazione”. La nube, infatti, rilascerà verosimilmente – avverte – materiale di ricaduta sui terreni e sulle colture agricole circostanti, contaminando gli allevamenti animali e quelli da pascolo. Milioni di micro particelle di plastica, diossine, polveri sottili, prodotti di degradazione chimica e metalli pesanti. Sostanze che vanno assolutamente ricercate ed identificate da equipe di esperti e che, sea ssunte, per via alimentare (acqua, suolo e aerosol), possono risultare cancerogene nel medio e lungo termine, modificando epigeneticamente l’espressione dei geni e del metabolismo cellulare. Per quanto mi riguarda metterò a disposizione delle pubbliche  amministrazioni ‘task-force’ di biologi esperti nel ramo per ogni utile consiglio e suggerimento, comunicando ufficialmente i recapiti dell’Ordine dei biologi”.

 

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