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Riparte San Martino Valle Caudina, ora tocca a tutta la Valle

Riparte San Martino Valle Caudina, ora tocca a tutta la Valle

30 Ottobre 2021 | by redazione Labtv
Riparte San Martino Valle Caudina, ora tocca a tutta la Valle
Attualità
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Rilanciare la Valle Caudina. È il (non tanto) celato obiettivo della visita  del governatore De Luca, questa mattina a San Martino Valle Caudina. Il sopralluogo nella piazza principale del paese, quella completamente devastata dalla frana del 2019 e ora messa in sicurezza, diventa motivo di incontro con i sindaci del comprensorio. Una zona divisa da due province e proprio per questo che fatica a trovare una sua forza politica e identitaria; allo stesso tempo  ricca  di storia, cultura e di eccellenze enogastronomiche, ma dove  arrivarci diventa un problema perché non circolano nemmeno i treni. Uno spazio incastonato tra due parchi regionali ma dove la natura è stata più volte ferita . Lo sa bene proprio San Martino Valle Caudina (che dopo i lavori di somma urgenza ora chiede di non essere abbandonata a sé stessa) e ne sono consapevoli tutti i sindaci della Valle che dopo anni, complice l’occasione del PNRR,  hanno provato a fare squadra  presentando  al governatore un documento unitario strategico per il rilancio del territorio . Il tempo dirà se l’unione ha fatto la forza. Di tempo, invece, ne  è passato davvero troppo ad Arpaise, piccolo comune sannita che oggi ha chiesto un impegno per la frana che undici  (si ben undici ) anni fa ha finito per isolarlo sul versante irpino.

Due anni fa la situazione era veramente drammatica – dice De Luca dopo il sopralluogo nella piazza  – ma siamo contenti perche’ i lavori sono stati fatti. Dobbiamo proseguire con opere strutturali e daremo una mano alle famiglie che hanno avuto danni alle abitazioni” le prime parole del governatore. “ Incredibile  – aggiunge – come si sia potuto tombare un fiume  ed era inevitabile che con la piena esplodesse tutto. E’ stato un miracolo che non abbiamo avuto morti per come era la situazione”. Quella notte, infatti  si sollevo’ la pavimentazione stradale della piazza e per diverso tempo  300 persone  rimasero senza casa. Da allora sono stati eseguiti lavori di messa in sicurezza, terminati simbolicamente oggi con il sopralluogo del governatore “Abbiamo avuto una collaborazione istituzionale con il sindaco – sottolinea  De Luca  – e concorderemo le attivita’ di sostegno e risarcimento alle famiglie. San Martino non e’ rimasta abbandonata a se stessa, come capita in queste situazioni, ma abbiamo fatto il nostro dovere”.

Il governatore poi interviene su altre tematiche di attualità, locali e nazionali. In merito alla situazione della tratta ferroviaria Benevento – Cancello, ferma da diverso tempo, il numero uno di Palazzo Santa Lucia non dà tempi certi “quelli li sa solo Padre Pio” rimarcando che il problema non sono le risorse economiche o inserire le opere nella programmazione del Pnrr, ma bisogna fare un lavoro di sburocratizzazione radicale. “Le risorse ci sono, ma fra pareri, contro pareri, palude burocratica, le cose finiscono per non essere realizzate” dice De Luca che conferma l’incontro con il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, il prossimo due novembre a Roma: “Faremo il punto su tutti gli interventi infrastrutturali previsti dal Piano che assegna alla Campania la dotazione piu’ importante tra tutte le regioni: oltre 7 miliardi destinati ad opere concordate con Ferrovie dello Stato e Anas”

Infine un passaggio sulla situazione covid e gli scenari futuri : Gli irresponsabili  che dicono no al vaccino e al green pass stanno determinando una nuova ondata di contagi e quindi dobbiamo preoccuparci perche’ da qui ad un mese non si chiudano di nuovo le scuole, i bar, i ristoranti e le attivita’ commerciali. Se continuiamo a fare il nostro dovere fino in fondo e ci vacciniamo, la situazione rimane sotto controllo. Se continuiamo a fare gli imbecilli, prima o poi dovremo richiudere l’Italia. Oggi abbiamo 620 positivi che non vanno negli ospedali o in terapia intensiva perche’ la meta’ e’ vaccinata con prima o seconda dose. La situazione diventa preoccupante – ha aggiunto De Luca  – perche’ la popolazione studentesca sotto i 12 anni non e’ vaccinata come non lo sono ancora 15 milioni di italiani. E’ evidente che prima o poi arriva un’altra ondata di contagi. Capisco le preoccupazioni e le paure delle famiglie per il vaccino destinati ai piu’ giovani. A questi nostri concittadini rinnovo il mio appello perche’ prevalga il senso di responsabilita'”

 

 

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