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Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti: la questione delle aree interne non può essere più rinviata

Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti: la questione delle aree interne non può essere più rinviata

18 Novembre 2021 | by Redazione Bn
Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti: la questione delle aree interne non può essere più rinviata
Attualità
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Riceviamo e pubblichiamo:

“La questione delle aree interne non può essere più rinviata, ed ecco perché.  Vogliamo riportare alcune prove che, con il trascorrere del tempo, hanno totalmente messo in ginocchio l’efficienza dei servizi e l’occupazione nel Sannio e nella Città Capoluogo in tale ambito.

Per la precisione ed analizzando i dati, nel solo comparto dei trasporti, il rapporto tra gli addetti andati in quiescenza e poi successivamente integrati, con ulteriori corrisponde al 20%, quindi, per fare un esempio, su 10 uscite le nuove entrate al massimo raggiungono il numero di 2 risorse umane, per la qual cosa, visto che la matematica non è un’opinione, negli ultimi 10 anni gli addetti interessati a tale settore prima delle uscite erano 100, oggi ne contiamo al massimo 20. La ricaduta di questa situazione non solo sta creando disparità nel servizio offerto alla cittadinanza, ma ha letteralmente tagliato tante opportunità lavorative. Questo non è un esempio a caso, potremmo addirittura elencare le società e i relativi comparti con la forza lavoro di prima e con quella presente oggi sul territorio.

Il dato è molto preoccupante e non può essere addebitato esclusivamente all’utilizzo di nuove tecnologie, che ha sicuramente avuto un impatto occupazionale ma con un’incidenza non superiore ad un 20/30%, tutto il resto è figlio di scelte mirate e di investimenti verso altre aree a discapito del nostro territorio. Anche la posizione geografica “baricentrica” di determinati territori è stata più volte messa in discussione pur di stornare risorse e vantaggi su altri territori, ma è necessario che questa tendenza vada fermata, prima che ulteriori menti e giovani lascino queste aree per assenza di lavoro.

Non siamo più disposti a vedere il Sannio soccombere giorno dopo giorno, basta con le false promesse, il contentino individuale a discapito della crescita del Sannio, noi disconosciamo e rinneghiamo questa logica e i suoi profeti.  Conosciamo tutti il ruolo fondamentale che svolgono le infrastrutture e i servizi al diritto alla mobilità in un territorio, soprattutto, quando si parla di aree interne; queste condizioni divengono indispensabili e servono a rendere competitivo un territorio nel creare sviluppo, opportunità occupazionali e un sistema di trasporto idoneo per cittadini e merci. Il piano di ripresa e resilienza è un’occasione da non perdere ma da solo non basta, serviranno progetti fattivi ed equilibrati per ridare un futuro al Sannio che per storia e cultura meriterebbe altre classifiche.  Noi saremo al fianco di chiunque voglia dare un corretto contributo per salvaguardare il territorio!”

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