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Covid, rapporto dell’Unione Europea: a Benevento mortalità in eccesso del 5%

Covid, rapporto dell’Unione Europea: a Benevento mortalità in eccesso del 5%

9 Febbraio 2022 | by redazione Labtv
Covid, rapporto dell’Unione Europea: a Benevento mortalità in eccesso del 5%
Attualità
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La pandemia di Covid-19 in Europa non ha colpito tutti allo stesso modo. In media, secondo l’ottavo rapporto sulla politica di coesione presentato oggi a Bruxelles dalla commissaria agli affari Regionali Elisa Ferreira, le regioni meno sviluppate, quelle con un Pil pro capite inferiore al 75% della media Ue, hanno registrato dall’inizio della pandemia (dalla nona settimana del 2020, 24 febbraio-primo marzo) al dicembre 2021 una mortalità in eccesso del 17%, a fronte del 12% delle regioni sviluppate, con un Pil pro capite superiore alla media Ue, e dell’11% delle regioni di transizione, quelle con Pil pro capite compreso tra il 75% il 100% della media Ue.

La mortalità in eccesso, misurata da Eurostat, è definita come la percentuale del numero dei morti sul totale della popolazione in più
sulla media del periodo pre-pandemia. Il rapporto fornisce anche una mappa piuttosto dettagliata della mortalità in eccesso in Europa, che,
essendo basata su un dato omogeneo e che prescinde dalle diverse metodologie di conteggio delle vittime nei diversi Paesi (morti per
Covid e morti con Covid), fornisce una fotografia che dovrebbe approssimarsi molto alla realtà dei fatti, anche se con una granularità disomogenea (in Italia i dati sono per provincia, in Germania per Land, ad esempio, mentre in Croazia e Slovenia sono nazionali).

La fotografia cambia sensibilmente se dalla media della mortalità in eccesso calcolata su tutte le regioni dell’Unione Europea nelle rispettive tre fasce si passa ai casi concreti. Il rapporto mostra che le zone d’Europa in cui la mortalità in eccesso nel febbraio 2020-dicembre 2021 ha superato il 30% rispetto al periodo 2015-2019 sono relativamente poche, e non tutte sono poco sviluppate, perché l’impatto del Sars-CoV-2 non dipende solo dal reddito. Anzi, una prima area in cui la mortalità è stata insolitamente elevata è quella della ricca Lombardia, in
particolare le quattro province di Brescia, Bergamo, Cremona e Lodi, investite in pieno dalla primissima ondata della pandemia, tutte con una mortalità in eccesso superiore al 30%. Anche le province di Como, Lecco e Monza-Brianza hanno una mortalità in eccesso del 25-30%. Il resto della Lombardia, il Trentino-Alto Adige, le province di Prato in Toscana, Vercelli in Piemonte, Piacenza, Parma e Rimini in Emilia-Romagna, Pesaro-Urbino nelle Marche, Foggia, Barletta-Andria-Trani e Bari in Puglia hanno registrato tutte una mortalità in eccesso del 20-25%. Il resto d’Italia è sotto, con alcune province che hanno mortalità in eccesso inferiore al 5% (Grosseto,
Viterbo, Siena, Terni, Chieti e Benevento).

In Europa sono sopra il 30% di mortalità in eccesso il Territorio di Belfort, nella Borgogna-Franca Contea in Francia; in Spagna la
provincia di Madrid, con la provincia di Toledo subito sotto, al 25-30%; nella Repubblica Ceca il Karlovarsky Kraj, la regione di Karlovy Vary, nell’estremo ovest del Paese; in Polonia una parte della Pomerania, nei pressi di Danzica sul Baltico; in Bulgaria due province del nord, Silistra e Razgrad, e cinque nel sudovest (Blagoevgrad, Pazarozhik, Plovdiv, Smolyan, Kardzhali). La Svezia, un Paese grande una volta e mezza l’Italia con un sesto degli abitanti, che non ha mai fatto un lockdown, ha una mortalità in eccesso in gran parte del Paese inferiore al 5%, e compresa tra il 5% e il 10% nelle zone intorno a Stoccolma e Uppsala e in due province del sud (Jonkoping e Kronoberg)

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