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Sistemi antincendio Scuola Pellico, Altabenevento rincara la dose

Sistemi antincendio Scuola Pellico, Altabenevento rincara la dose

14 Marzo 2022 | by Enzo Colarusso
Sistemi antincendio Scuola Pellico, Altabenevento rincara la dose
Attualità
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La notizia sulle spese per i servizi antincendio alla scuola Silvio Pellico, 50 mila euro per un edificio che la giunta comunale ha deciso di abbattere, ripresa anche da AltraBenevento è Possibile che ha emesso una nota proprio in riferimenti alla questione. “Altra Benevento ha inviato gli atti a tutti i consiglieri comunali affinchè si “ proceda celermente, senza perdere tempo con accesso agli atti o inefficaci interrogazioni, al recupero dei 40.000 euro spesi inutilmente, soprattutto in questo momento di emergenza economica per le famiglie e le imprese”, recita il comunicato che poi cita la nostra emittente. “La notizia diffusa da Lab Tv  è clamorosa ma è vera!”, dice Gabriele Corona leader di AltraBenevento è Possibile. “La scuola è stata chiusa dal sindaco Clemente Mastella, l’11 gennaio 2019 con la Ordinanza n. 3, prot. 3385, perché non risultava sicura (allegato1). Il 24 aprile del 2020 la Giunta Comunale con la delibera n. 64 (allegato 2) ha approvato il progetto per abbattere e ricostruire la Silvio Pellico per la spesa di 5.900.000 euro. Dopo otto mesi, il 22 dicembre del 2020, il dirigente del Settore Opere pubbliche, con la Determinazione n. 435 (allegato 3), incredibilmente, affidava a ditta di fiducia l’incarico di effettuare lavori di adeguamento antincendio di quella scuola, chiusa da quasi due anni e destinata all’abbattimento. Dal Registro di Contabilità- stato finale, sottoscritto il 10 marzo 2021 dai tecnici incaricati (allegato 4), risulta che i lavori sono stati eseguiti per la spesa di € 39.960,42 e pertanto la ditta esecutrice è stata pagata. In particolare si nota che sono state realizzate e montate quattro nuove porte tagliafuoco, potenziati gli impianti elettrici incassati, adeguate la centrale termica e le pompe e sono stati puntellati gli intonaci. Il tutto in una scuola chiusa, non frequentata da nessuno da oltre tre anni perché deve essere abbattuta e ricostruitaQuei soldi si potevano spendere per i tanti interventi urgenti chiesti insistentemente dai dirigenti scolastici”.

 

 

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