La chiusura del ciclo integrato dei rifiuti nel Sannio. Una storia che si trascina da troppo tempo, in attersa che venga finalmente varato il piano industriale dell’Ato del nuovo corso sotto l’egida del monocolore mastelliano. Ma sembra che il piano Godot non sia di facile gestazione tenendo presente che quello approntato dal vecchio CdA dell’organismo non trovi molto appeal nel nuovo organigramma Ato. E tuttavia, una soluzione bisogna pur troifiutivarla atteso il fatto che la Regione Campania ha individuato nelle strutture di Casalduni e Sassinoro i punti nevralgici dell’intera questione. Su Sassinoro, tuttavia, si concentrano le maggiori perplessità. L’estrema vicinanza del centro di compostaggio al fiume Tammaro ha scatenato una ridda di proteste presso la comunità sassinorese, il comitato civico Rispetto e Tutela del Territorio in primis, e si attende la sentenza del Consiglio di Stato ma nel frattempo a Napoli danno per scontato che l’iter di inviduazione della struttura sia ormai in corso. Situazione assai delicata ed anche il presidente facente funzioni della Provinvcia di Benevento Lombardi manifesta le sue riserve.
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