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Memoria e impegno collettivo: all’Istituto Tecnico Industriale “Bosco Lucarelli” nasce il presidio di “Libera” dedicato a Delcogliano e Iermano

Memoria e impegno collettivo: all’Istituto Tecnico Industriale “Bosco Lucarelli” nasce il presidio di “Libera” dedicato a Delcogliano e Iermano

16 Maggio 2022 | by redazione Labtv
Memoria e impegno collettivo: all’Istituto Tecnico Industriale “Bosco Lucarelli” nasce il presidio di “Libera” dedicato a Delcogliano e Iermano
Attualità
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Diffondere la cultura della legalità tra i giovani promuovendo azioni e percorsi  contro ogni forma di sorpruso e di violenza.  Questo l’obiettivo del neonato presidio scolastico di “Libera” all’Istituto Tecnico Industriale Bosco Lucarelli di Benevento e  intitolato alla memoria di  Raffaele Delcogliano e Aldo Iermano.  Questa mattina l’inaugurazione alla presenza delle autorità civili e militari, oltre i rappresentanti di Libera. L’idea di istituire il presidio nell’istituto di viale San Lorenzo risale al 2015 su impulso della docente Benedetta Rotili, testimone poi raccolto delle colleghe Mariantonietta Tedino, Katia De Gennaro e Graziella Sorgente: “ I ragazzi – spiegano – attraverso la formazione hanno acquisito strumenti necessari per agire in maniera responsabile all’interno di una società. Questo è un momento di festa ma uniti per dare una visione di scuola impegnata e aperta testimoniando la memoria raccontando il percorso fatto da questa due grandi uomini nel corso di quegli anni terribili”.

Il  referente provinciale di ‘Libera’ Michele Martino e quello regionale Riccardo Falcone hanno illustrato agli studenti presenti in sala l’attività dell’associazione sul territorio ricordando l’impegno del fondatore don Luigi Ciotti. Informare le nuove generazioni degli eventi che hanno caratterizzato la nostra storia recente, in modo che non se ne perda la memoria: “Riteniamo che sia un valore aggiunto di ciò che la scuola già svolge  nel suo quotidiano – sottolinea Martino –  portando al centro i temi della memoria della educazione alla responsabilità dell’utilizzo sociale dei beni confiscati ma anche luogo di incontro. Una palestra per ragionare e concretizzare gesti concreti. E’ un momento storico particolare. Siamo a 30 anni dalla strage di via Capaci e via D’Amelio, a 30 anni di Tangentopoli  ma di mafia se ne parla poco  cosi come la corruzione.

 

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