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Altrabenevento e le indennità parte seconda: gli assessori

Altrabenevento e le indennità parte seconda: gli assessori

21 Agosto 2023 | by Enzo Colarusso
Altrabenevento e le indennità parte seconda: gli assessori
Attualità
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Dopo avere fatto le pulci a sindaco Altrabenevento passa a rassegna gli assessori. Questa storia, che noi di Lab abbiamo riproposto in queste torride giornate agostane con tanto di numeri e appannaggi, sta generando vivo interesse anche perchè alla luce di qualche articolo di giornale la si sta utilizzando pure come clava politica per future scadenze e posizionamenti più o meno ventilati. Sta di fatto che a Corona basta poco per stuzzicarlo ed ora, dopo averli fatti al sindaco,  fa i conti in tasca agli assessori, 460.000 euro all’anno, scoprendo che è la Serluca, la titolare delle Finanze, che costa di più, anche di De Pierro, scrive Altrabenevento. Corona, come sempre non risparmia nulla a nessuno e nella sua disamina li accomuna tutti, maggioranza ed opposizione, avvinghiati alle loro indennità cui nessuno ha intenzione di porre un argine.

 

“Il Comune di Benevento che amministra 58.000 abitanti”, attacca Coromna, “ha deciso l’aumento dal 1° gennaio 2023 della l’indennità per il sindaco da € 4.509 del 2021 sale a 8.011,68 euro, la stessa che spetta al sindaco di una città da 100.000 a 250.000 abitanti.

Di conseguenza sono aumentate moltissimo, quasi raddoppiate, anche le indennità per gli assessori e i consiglieri comunali che vengono calcolate in proporzione a quella assegnata al sindaco, ma nessun amministratore, di maggioranza o di opposizione, ha ritenuto che tali indennità fossero esagerate per le condizioni di questa città e che pertanto bisognava in parte rinunciare.

Clemente Mastella che già nel 2021 aveva ridotto la sua indennità mensile da € 4.509 a € 3.860 per evitare problemi di cumulo con il vitalizio da ex parlamentare, ha confermato che si accontenta dello stesso compenso ridotto. Ma le indennità degli assessori sono parametrate su quella “assegnata” al sindaco, cioè 8.011,68. Infatti il vice sindaco Francesco De Pierro che nel 2021 percepiva € 3.381,7 adesso incassa 6.008,76 euro pari al 75% della indennità calcolata per il “primo cittadino”.

De Pierro non ha inteso rinunciare neppure in parte a questa indennità e siccome non è “lavoratore dipendente” la incassa per intero per l’ammontare annuo di € 72.105,12 da aggiungere al suo reddito da avvocato, libero professionista.

Per gli altri assessori che non sono “lavoratori dipendenti”, cioè Mario Pasquariello (Lavori Pubblici) e Attilio Cappa (Traffico e Turismo) l’indennità che nel 2021 era di € 2.705,40 è adesso è lievitata a 4.807,01 euro (60% di quella attribuita al sindaco) che per un anno determina un “reddito” di € 57.684,12 da aggiungere ad altri redditi personali.

Per gli assessori che svolgono “lavoro dipendente” cioè Luigi Ambrosone, Molly Chiusolo, Carmen Coppola, Alessandro Rosa e Antonella Tartaglia Polcini, l’indennità mensile che nel 2021 era di 1.352,70 euro adesso è salita a € 2.403,51 (30% di quella attribuita al sindaco) che per un anno ammonta 28.842,12 euro da aggiungere ad altri redditi.

All’assessore alle Finanze, Maria Carmela Serluca, dipendente dell’Università che però ha scelto l’aspettativa senza retribuzione, il Comune paga l’indennità mensile di € 4.807,01 ma ogni mese l’Ente deve versare anche € 2.341,49 per oneri contributivi.

Pertanto, la spesa per l’anno 2023 per le indennità al sindaco e ai nove assessori (più Irap e contributi per Serluca) ammonta a 505.728,12.

E’ veramente una esagerazione per l’amministrazione di una piccola città, uno schiaffo alle condizioni economiche della maggioranza degli abitanti.”

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