La questione Sanav tiene banco in queste ore di gran fermento, tra dichiarazioni incrociate e polemiche a non finire. Il sequestro degli impianti, va sottolineato, è solo l’inizio di un iter procedurale di indagine da parte della Procura dela Repubblica di Benevento ma è, tuttavia, un passaggio cruciale, per nulla secondario, per comprendere la genesi dei miasmi che hanno ammorbato l’aria di Ponte Valentino e di buona parte della città negli ultimi mesi.
Sanav, Depurartore Asi, Bo Industries i tre soggetti inquadrati anche dalla Regione Campania come luoghi di emissione delle puzze per cui l’azione della magistratura arriva al termione di un monitoraggio ampio in merito alla questione.
E nel frattempo gli olezzi cessano, l’aria è molto più respirabile, pur trattandosi di un’area industriale e non di un parco acquatico, come ebbe a dire a più riprese l’ex presidente Asi Barone, e queste sono cose che pure hasnno la loro importanza. Il dato politico. Angelo Moretti di Civico 22 è esplicito nel riconoscere a Corona e ad Altrabenevento il ruolo centrale nell’opera di denuncia.
Su Rosa Moretti è assai cauto e preferisce non focalizzarsi sulla questione contingente ma sul complesso della sua azione a 360 gradi.
Alessandro Rosa, proprio lui, e la sua posizione all’interno della giunta. Sarebbe facile additarlo a responsabile di ogni nequizia ma intanto è lui il titolare del settore ambiente. E fino al Consiglio del 4 marzo saranno dieci giorni di passione per il medico che rischia la graticola. Urgerebbe una dichiarazione diretta del sindaco, tra le tante cui ci ha abituato, che lo mettese al riparo da quella graticola, cosa che finora non si è verificata.
