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Rifiuti, Codella: Fit Cisl in pressing sul Governo per far decollare il ciclo di raccolta integrata

Rifiuti, Codella: Fit Cisl in pressing sul Governo per far decollare il ciclo di raccolta integrata

8 Luglio 2020 | by Redazione Av
Rifiuti, Codella: Fit Cisl in pressing sul Governo per far decollare il ciclo di raccolta integrata
Lavoro e Sindacati
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A livello nazionale la Fit Cisl firma un protocollo d’intesa nel settore dei Servizi Ambientali per dare un contributo fattivo all’economia circolare. Ne dà notizia il segretario interprovinciale della Fit Cisl Irpinia Sannio, Francesco Codella, che sottolinea “l’importanza della valorizzazione dei rifiuti che parte da una attenta raccolta differenziata, un idoneo trattamento e il giusto utilizzo. Ma che non può prescindere dall’impegno, oltre che dei cittadini, di tutta la filiera istituzionale”.
Ecco la lettera aperta con la quale il segretario nazionale della sigla sindacale, Salvatore Pellecchia, annuncia l’accordo agli iscritti.
Care Amiche e cari Amici, per la prima volta nel settore dei Servizi Ambientali, abbiamo sottoscritto, unitamente alle 6 associazioni datoriali, un Avviso Comune,  con il quale si invita Governo e Parlamento ad affrontare insieme le criticità attuali del sistema di raccolta, trattamento e valorizzazione dei rifiuti, in linea con i nuovi obiettivi proposti dalle quattro direttive Europee sull’Economia Circolare per i prossimi anni sulla base di un nuovo modello normativo e contrattuale sulla gestione dei rifiuti nel nostro paese.

Come ricorderete, all’interno della nostra Federazione, il percorso che ha portato a tale strategico risultato, è partito già ad aprile 2019 quando, presso l’Auditorium Antonianum di Roma, abbiamo realizzato un importante momento di dialogo, analisi, studio e proposta sul tema dell’igiene ambientale. Più precisamente sul tema del sistema dei rifiuti nel ciclo integrato di raccolta, smaltimento e riuso nel rispetto dell’ambiente, sugli aspetti che riguardano il lavoro, le norme di impiego, gli strumenti di welfare del settore, gli appalti e le clausole sociali. Quanto emerso dal nostro convegno si è tramutato, come è nostra abitudine fare, in proposte concrete presentate a novembre 2019 alle associazioni datoriali in fase di avvio del tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL dei servizi ambientali.

Ebbene, l’avviso comune sottoscritto, in un’ottica di strategia nazionale,  richiede  una nuova legge per i rifiuti che abbia l’obiettivo di accelerare il passaggio all’economia circolare, spingendo da un lato l’innovazione e consolidando il sistema industriale e dall’altro riuscendo a recuperare gli squilibri di gestione in alcune zone del Paese, invitando Governo e Parlamento ad affrontare insieme le attuali criticità del sistema di raccolta, trattamento e valorizzazione dei rifiuti, anche per restare in linea con i nuovi obiettivi proposti dalle quattro direttive europee sull’economia circolare.

L’emergenza sanitaria da Covid-19, ha messo ancora di più in evidenza il deficit impiantistico sul trattamento dei rifiuti e le criticità che hanno condizionato la continuità del servizio. Le parti richiedono importanti investimenti per implementare l’attuale impiantistica, ma soprattutto una presa di coscienza da parte di istituzioni nazionali e locali, e dei cittadini, per sviluppare un modello industriale incentrato sul trattamento e riciclo dei rifiuti che renda autosufficiente ogni territorio del nostro paese. Si sono condivise le opportunità industriali, occupazionali e di sviluppo sostenibile derivanti da un’applicazione reale dei principi di economia circolare, con una chiara strategia nazionale capace di implementare gli strumenti economici e una Cabina di regia istituzionale all’interno dell’organismo deputato allo sviluppo delle politiche nazionali e comunitarie programmate nel green deal europeo, in coordinamento con le regioni e con il coinvolgimento delle Parti sociali interessate.

Con l’Avviso Comune le parti hanno condiviso la necessità di contrastare il fenomeno del dumping contrattuale, con particolare riferimento ai contratti collettivi di lavoro stipulati con organizzazioni sindacali non rappresentative, o comunque afferenti ad altri settori merceologici ed applicati quindi impropriamente, nonostante vi siano già due storici contratti collettivi nazionali di categoria sottoscritti dal sindacato con tutte le associazioni datoriali che rappresentano circa il 95% dei lavoratori del settore.   Si è condivisa l’esigenza di vietare le gare al massimo ribasso e di intervenire sullo snellimento burocratico, garantendo la legalità e la trasparenza e accelerando le procedure autorizzative. Si auspica un intervento legislativo per evitare che problemi di liquidità connessi anche alla difficoltà di incasso TARI e gli storici ritardi dei pagamenti da parte degli Enti Locali possano determinare una implosione del sistema con gravi danni per lavoratori, imprese e comunità servite.   In materia di politiche del lavoro, si è confermato l’impegno ad operare per armonizzare e definire congiuntamente, in sede di rinnovo dei contratti, i principali istituti, normativi ed economici del settore, oltre a sviluppare azioni formative ed operative a tutela della salute dei lavoratori adottando relazioni industriali partecipative nelle scelte strategiche delle aziende.

In materia salute e sicurezza sul lavoro, oltre al coinvolgimento dei lavoratori, come richiesto dal TU 81/08, verrà favorito l’impiego di soluzioni tecnologiche per la riduzione dei rischi connessi ad alcune fasi dei processi produttivi particolarmente gravosi, per contrastare l’insorgere di malattie professionali e di parziali inidoneità, anche in relazione allo sviluppo dei sistemi di raccolta differenziata.

La firma dell’Avviso Comune dimostra che, se alle buone idee si danno buone gambe, è possibile raggiungere ottimi risultati. Per gli opportuni approfondimenti, vi invio in allegato l’Avviso Comune nella consapevolezza che la strada da percorrere è ancora tanta e che per raggiungere la meta è indispensabile il fattivo contributo di tutti voi.
Un abbraccio.

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