Napoli – Un infarto fulminante. Gennaro Pagnozzi, 77 anni, da più di 40 capo dell’omonimo clan che controlla la Valle Caudina, tra il Sannio e l’Irpinia, punto di riferimento della potente cosca dei Casalesi in questa zona della Campania, è morto ieri mentre usciva del tribunale di Napoli dove era imputato in un processo per usura ed estorsione, reati aggravati dal metodo mafioso. Il suo legale, l’avvocato Dario Vannetiello aveva appena concluso l’arringa in corte d’Appello. Pagnozzi, per fatti avvenuti tra 2010 e 2012, era stato condannato in primo grado, insieme al fratello Paolo, a 8 anni di reclusione. E’ morto dinanzi agli agenti del servizio di sorveglianza. Inutili i soccorsi allertati anche dal fratello. La salma di Pagnozzi, detto ‘O giaguaro, è stata trasportata al Secondo Policlinico di Napoli dove tuttora si trova, in attesa che i pm partenopei ne dispongano il rilascio.