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Benevento| Mani sulla città, la requisitoria della Pubblica Accusa

Benevento| Mani sulla città, la requisitoria della Pubblica Accusa

28 Febbraio 2019 | by Enzo Colarusso
Benevento| Mani sulla città, la requisitoria della Pubblica Accusa
Cronaca
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Arriva il giorno della requisitoria per il processo “Mani sulla Città” che nel gennaio del 2013 squassò la vita cittadina travolgendo la seconda amministrazione Pepe. Il PM Tillo, che ha ereditato le indagini e che scaturirono dal lavoro del PM Clemente, ha chiesto complessive sedici condanne a carico degli amministratori dell’epoca. Cinque anni di carcere per l’allora sindaco Pepe per i reati di falso, corruzione elettorale, abuso d’ufficio e truffa. Otto per Luigi Boccalone, ex assessore alle Finanze e presidente del Consiglio comunale per i reati di concussione e corruzione. Per Aldo Damiano, ex assessore ai Lavori Pubblici, 6 anni per concussione e corruzione e 5 per falso, corruzione elettorale, abuso d’ufficio e truffa. 7 anni per Claudio Mosè Principe, assessore della prima giunta Pepe ai Lavori pubblici; i reati contestati sono quelli di concussione e corruzione. Chiesta la condanna anche per i burocrati di Palazzo Andrea Lanzalone, Roberto La Peccerella Lorena Lombardi, Andrea Scocca, e Giovanni Fantasia comandante della Polizia Municipale. Diciannove le richieste di assoluzione. Ora sui attendono le arringhe difensive previste a cavallo del mese di marzo ed aprile e di seguito la sentenza del tribunale che metterà fine al primo grado di giudizio.

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