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Benevento| Omicidio Cosimo Nizza, dopo 10 anni la verità

Benevento| Omicidio Cosimo Nizza, dopo 10 anni la verità

5 Marzo 2019 | by Anna Liguori
Benevento| Omicidio Cosimo Nizza, dopo 10 anni la verità
Cronaca
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“Camorristi non si nasce, si diventa”. Cosi ha esordito il questore di Benevento Giuseppe Bellassai nel raccontare le modalità di arresto del 32enne beneventano Nicola Fallarino accusato dell’efferato omicidio del pregiudicato Cosimo Nizza costretto sulla sedia a rotelle a causa di un incidente stradale., episodio avvenutonell’aprile del 2009 al Rione Libertà di Benevento, . Una attività di indagine nata nel 2017 coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, la Squadra Mobile di Benevento, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Benevento, per i reati di omicidio aggravato in concorso e porto abusivo di armi, nei confronti dell’uomo, già detenuto presso la casa circondariale di Napoli Secondigliano perché ritenuto promotore di un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. A novembre  un sopralluogo della polizia scientifica per rilevare altri elementi , una indagine nata anche grazie alle intercettazioni ambientali, dichiarazioni di testi e collaboratori di giustizia che hanno confermato il quadro gnerale della sitauzione. Tre i colpi di pistola da parte di due sicari per Nizza che furono fatali: all’orecchio e alla nuca. Fu un vera e propria esecuzione camorristica in pieno centro città e in pieno giorno.

Un rilevante quadro indiziario che ha permesso, a distanza di ben dieci anni di distanza, di arrivare all’identificazione di uno degli autori materiali dell’efferato fatto di sangue. Piu’dichiarazioni, con più precisione quelle del collaboratore di giustizia, hanno consentito di ricostruire il movente, alla base dell’omicidio vi era una lotta per l’accaparramento della piazza di spaccio e per garantirsi l’esclusiva nella vendita di una determinata tipologia di droga. L’evento scatenante è stato comunque l’esplosione di alcuni colpi di pistola e fucile contro la saracinesca di un esercizio commerciale gestito dall’indagato, avvenuta 3 giorni prima dell’omicidio e riconducibile all’azione della vittima. Le indagini ora proseguono per la identificazione del secondo autore materiale dell’omicidio e di altre persone dedite al commercio di stupefacenti. Emanuele Fattori capo della Squadra mobile di Benevento promette il proseguio delle indagini.

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