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Avellino| Ground Zero 2, Mauriello: mai interferito sulle sentenze per la Sidigas

Avellino| Ground Zero 2, Mauriello: mai interferito sulle sentenze per la Sidigas

21 Ottobre 2019 | by Redazione Av
Avellino| Ground Zero 2, Mauriello: mai interferito sulle sentenze per la Sidigas
Cronaca
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Emergono nuovi sviluppi nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Salerno su un presunto giro di corruzione all’interno della Commissione tributaria. Antonio Mauriello si sarebbe interessato solo di un caso specifico ma mai per un suo vantaggio economico. Neanche per la sentenza sulla multa da 960mila euro alla Sidigas, di cui pure è stato consulente. Dopo l’interrogatorio di garanzia e il passaggio dal carcere ai domiciliari, l’avvocato del giudice tributario avellinese, coinvolto nella maxi inchiesta della guardia di finanza di Salerno e padre dell’attuale presidente del cda dell’Avellino Calcio, chiarisce la posizione del suo assistito che tanto scalpore ha fatto nel capoluogo irpino ma non solo. Anche per i legami con il produttore tv, Casimiro Lieto, ancora in carcere a Regina Coeli, che da lui avrebbe avuto un grosso favore per evitare di pagare una pesante sanzione tributaria.

L’avvocato di Mauriello, Alfonso Quarto, spiega, almeno in parte, la situazione del professionista irpino: “Nulla c’entra la nomina del figlio del giudice Mauriello come presidente dell’Avellino calcio, atteso che i fatti contestati si sarebbero verificati tra il 2016 e il 2017, mentre il gruppo Sidigas ha acquisito il titolo dell’Avellino calcio solo ad agosto 2018. Anzi – continua il legale – proprio in relazione alla Sidigas è stata respinta ogni accusa, non avendo il giudice Mauriello mai operato alcuna interferenza con i ricorsi di natura tributaria della società”.

È questa l’ultima novità riguardante Mauriello nell’ambito dell’inchiesta “Ground Zero 2”, secondo filone d’indagine della prima attività investigativa, che ha portato ad eseguire sette misure cautelari per corruzione in atti giudiziari.

Nella nota diffusa, Quarto aggiunge che “Il Giudice Mauriello ha risposto con serenità d ogni domanda, chiarendo la sua estraneità al quadro accusatorio che lo vedeva ‘dominus’ indiscusso. Ha di fatto ammesso una sola ipotesi ma fornendo alla stessa la sua motivazione”.

Dunque, una versione dei fatti completamente diversa da quella fornita lo scorso maggio dal giudice Fernando Spanò che proprio con le sue confessioni ha dato il via all’operazione. Lo stesso Spanò nel successivo mese di giugno aveva anche spiegato ai pm salernitani che Lieto gli era stato presentato da Mauriello nel 2017 in quanto aveva presentato appello rispetto ad una sanzione tributaria. Spanò, però, riferirà agli inquirenti che la sentenza a favore del produttore tv, che gli fece risparmiare oltre 200mila euro, era tutta improntata su motivazioni giuridiche. Anche se poi aveva accettato di ottenere il posto di lavoro, come guardiano notturno, per il figlio Franco che successivamente il giovane rifiutò.

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