breaking news

Iva non versata e false fatture: sequestro da 4,7 mln all’ex patron dell’Avellino Calcio Walter Taccone

Iva non versata e false fatture: sequestro da 4,7 mln all’ex patron dell’Avellino Calcio Walter Taccone

12 Giugno 2020 | by Redazione Av
Iva non versata e false fatture: sequestro da 4,7 mln all’ex patron dell’Avellino Calcio Walter Taccone
Cronaca
0

Iva non versata e fatture per operazioni inesistenti, per l’ex patron dell’Avellino Calcio, Walter Taccone, scatta un sequestro preventivo da circa 4 milioni e 700mila euro. Insieme all’imprenditore, indagati altre 7 persone che fanno parte del suo gruppo societario legato principalmente alla clinica Santa Rita di Atripalda.

Nella mattinata odierna, al termine di un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Avellino, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino ha eseguito un provvedimento di perquisizione e sequestro, disposto dal Gip di Avellino, nei confronti di 8 persone fisiche, indagate per reati di omesso versamento di imposte, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, false comunicazioni sociali.

Il procedimento penale trae origine da una complessa attività investigativa che ha preso avvio a seguito della esecuzione di verifiche fiscali nei confronti della squadra di calcio cittadina (all’epoca guidata da Walter Taccone, ndr) e di una delle più importanti cliniche private della provincia.

Le complesse attività investigative, svolte dal febbraio 2017, dal Nucleo PEF di Avellino – Sezione Tutela Finanza Pubblica, hanno consentito di documentare come gli indagati a vario titolo abbiano posto in essere un articolato sistema finalizzato soprattutto all’evasione di imposte ma che contemplava anche l’omesso versamento di Iva nonché di ritenute.

In particolare, al termine di tutte le attività di verifica, nonché dei numerosi controlli di coerenza esterna, confrontando i dati emersi, si rilevava a carico dei soggetti coinvolti l’omesso versamento di ritenute per un ammontare complessivo di 967.257,23 euro; l’omesso versamento di Iva per 1.000.358 euro; l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per 417.560 euro; l’omesso versamento di somme dovute mediante utilizzo a compensazione di crediti inesistenti per un ammontare complessivo di 1.961.289 euro; l’emissione di fatture per operazioni insistenti per 362.560 euro.

Nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte nell’indagine è stato eseguito il decreto di sequestro preventivo finalizzato al sequestro della somma equivalente, sia attingendo da conti correnti, sia attraverso vincoli reali su beni immobili e mobili registrati o nella loro disponibilità, fino alla concorrenza dell’impatto di 4.709.042, 23 euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *