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Avellino| Terrorismo ed eversione, gravi accuse ai 2 arrestati per la bomba carta al Centro per l’Impiego

Avellino| Terrorismo ed eversione, gravi accuse ai 2 arrestati per la bomba carta al Centro per l’Impiego

8 Luglio 2021 | by Redazione Av
Avellino| Terrorismo ed eversione, gravi accuse ai 2 arrestati per la bomba carta al Centro per l’Impiego
Cronaca
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Aggiornamento

C’è voluto poco più di un anno di indagini per arrivare ad individuare i responsabili che, nel maggio del 2020, progettarono, costruirono e fecero esplodere la bomba carta che provocò ingenti danni al centro per l’impiego di via Pescatori ad Avellino. Sono stati arrestati all’alba dai carabinieri del Ros e dai militari del comando provinciale, Ubaldo Pelosi, 51 anni, e Carmine Bassetti, 48 anni, entrambi del capoluogo irpino. Ai due indagati, simpatizzanti dei “Movimenti Spontanei Popolari”, la Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Napoli contesta, tra l’altro, l’aggravante terroristico-eversiva. L’attentato, infatti, fu organizzato per manifestare il proprio dissenso nei confronti dei provvedimenti emessi dal governo per contrastare il contagio da Covid-19.
I reati addebitati sono particolarmente gravi: oltre alla circostanza aggravante per reati commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, gli inquirenti li ritengono responsabili di un atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi, e della fabbricazione, detenzione e porto in luogo pubblico di esplosivi. I due aderirono all’iniziativa dei “Movimenti Spontanei Popolari”, finalizzata a denunciare il presidente del Consiglio (all’epoca Giuseppe Conte) per “attentato contro la costituzione dello Stato, abuso d’ufficio e violenza privata” in relazione alle restrizioni introdotte dal governo per arginare la pandemia. Entrambi, infatti, il 30 aprile 2020, presentarono un esposto ai carabinieri di Avellino. Oltre all’ordigno piazzato al Centro per l’impiego, nonostante le perquisizioni domiciliari, Pelosi e Bassetti avevano pianificato un’altra azione violenta, nei loro intenti ancora più pericolosa, che però non è mai stata portata a termine.

A congratularsi con carabinieri e inquirenti il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia: “Un plauso alle forze dell’ordine – in particolare al ROS dei Carabinieri – ed alla Procura Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo per l’arresto dei due pericolosi balordi che lo scorso anno si erano resi responsabili del vile attentato dinamitardo all’ingresso del Centro per l’Impiego di Avellino. L’indiscusso profilo criminale dei due li aveva resi protagonisti di altri reati con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico, ma il più grave, oltre che il più odioso, è stato certamente quello all’ingresso di un ufficio solitamente frequentato da persone del posto, peraltro in particolari condizioni di necessità. Le indagini, seguite dagli arresti di oggi, hanno permesso di scongiurare la realizzazione di ulteriori attentati alla incolumità pubblica, che pare fossero in cantiere e nei progetti criminosi futuri dei due delinquenti. Un’operazione di indubbio spessore che libera la città da due soggetti pericolosi che, come avevano già avuto modo di dimostrare, non avevano alcun rispetto per la vita altrui”.

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