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Benevento|Figlio bullizzato, davanti la scuola con una pistola: indaga la Mobile

Benevento|Figlio bullizzato, davanti la scuola con una pistola: indaga la Mobile

15 Ottobre 2021 | by Redazione Bn
Benevento|Figlio bullizzato, davanti la scuola con una pistola: indaga la Mobile
Cronaca
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Era da diversi giorni bullizzato in classe da alcuni compagni e cosi un papa’, un agente di Polizia Penitenziaria, e’ entrato nell’Istituto scolastico armato di pistola. E’ accaduto a Benevento al Liceo Guacci di via Calandra, verso le 8 di questa mattina quando gli agenti di Benevento sono stati allertati da una telefonata. Due ragazzini avrebbero forse litigato ed uno di loro sarebbe stato colpito da un pugno . È stato a quel punto che il ragazzo ha telefonato al padre, un appartenente alle Forze dell’ordine. Il papa’ e’ accorso in difesa del figlio ma con l’arma addosso. A bloccare l’agente i Poliziotti giunti sul posto allertati dai genitori.Al vaglio degli inquirenti il gesto del genitore, se ha mostrato l’arma o semplicemente la pistola gli e’ ‘spuntata’ dalla giacca. Ipotesi ora al vaglio della Mobile e della Volante che in mattinata hanno ascoltato sia studenti che il papa’ per definire i contorni della vicenda.

COMUNICATO STAMPA DELLA QUESTURA DI BENEVENTO:

In data odierna, sul numero di emergenza “113”, giungeva una richiesta di intervento per una persona armata di pistola che si era introdotta all’interno dell’istituto scolastico GUACCI, sito alla via Calandra di Benevento. Immediatamente interveniva sul posto personale delle “Volanti” e della Squadra Mobile che individuava la persona armata.

Dai primi accertamenti emergeva che l’uomo si era introdotto nella scuola a seguito di una presunta lite intercorsa tra il figlio ed un altro studente, entrambi minori degli anni 18; la lite, verificatasi in prossimità dell’entrata dell’istituto scolastico, era avvenuta per futili motivi e non aveva avuto conseguenze di rilievo

Il soggetto veniva condotto presso gli uffici della Questura per gli adempimenti del caso e, quindi, informata l’A.G., denunciato in stato di libertà per il reato di minacce aggravate; nella circostanza si procedeva anche al sequestro dell’arma, legalmente detenuta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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