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Don Nicola, confermati i domiciliari

Don Nicola, confermati i domiciliari

5 Novembre 2021 | by redazione Labtv
Don Nicola, confermati i domiciliari
Cronaca
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Confermati gli arresti domiciliari per Don Nicola De Blasio, il direttore della Caritas di Benevento accusato di detenzione di materiale pedopornografico. La decisione al termine dell’udienza di convalida che si è tenuta questa mattina dinanzi al gip Gelsomina Palmieri. Interrogatorio durato circa 45 minuti durante i quali Don Nicola ha fornito la sua spiegazione circa i file e i  video a contenuto sessuale rinvenuti nel suo computer dalla polizia postale nel corso di un’indagine condotta dalla Procura di Torino.  Don Nicola, difeso dagli avvocati Massimiliano Cornacchione ed Alessandro Cefalo si è definito un prete distrutto e dispiaciuto  per aver trascinato la Chiesa in una situazione di profondo imbarazzo. Ha escluso di aver potuto avere quelli che il pm ha chiamato “impulsi” e in merito al materiale presente sul suo computer, nocciolo della vicenda, ha dato la sua versione dei fatti poi riportata dal suo avvocato “E’ un vecchio pc portatile non funzionante da anni – ha spiegato poi ai giornalisti l’avvocato Cornacchione – i mmagini che erano lì dal 2015- 2016 e chhe non sono mai andate in rete, e che furono attinte da Don Nicola   per affrontare il tema della pedofilia all’interno della Chiesa ma che poi aveva messo da parte aspettando dettami dai suoi superiori. Materiale che, racconta l’avvocato, Don Nicola avrebbe dimenticato nel PC e che non avrebbe mai più visionato“. Una tesi respinta dal gip , perchè, non sufficientemente dimostrata. Per il gip non sarebbe plausibile la versione di una presunta indagine condotta da Don Nicolain merito ai casi di pedofilia . Inoltre secondo il giudice  sussiste la possibilità di reiterare il reato e da qui la conferma dei domicilari. La difesa aveva chiesto la revoca della misura annunciando ricorso al Riesame nominando anche un perito e chiedendo il dissequestro della somma di denaro – circa 170mila – ritrovati  durante la perquisizione in casa . Si tratta – ha detto Don Nicola al gip – di risparmi della parrocchia per opere di ristrutturazione della chiesa. Il procedimento, per competenza, sarà spostato a Napoli.

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