breaking news

Taglio abusivo di alberi e furto di legna, denunce e sequestri dei carabinieri forestali

Taglio abusivo di alberi e furto di legna, denunce e sequestri dei carabinieri forestali

15 Marzo 2022 | by Redazione Av
Taglio abusivo di alberi e furto di legna, denunce e sequestri dei carabinieri forestali
Cronaca
0

I carabinieri della Stazione Forestale di Serino hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino un trentenne di Volturara Irpina per “Furto aggravato”, “Distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto” e “Distruzione o deturpamento di bellezze naturali”. L’uomo è stato colto in flagrante mentre con una motosega tagliava delle piante di castagno in un bosco appartenente al patrimonio demaniale del comune di Santo Stefano del Sole, all’interno di un’area protetta del Parco Regionale dei Monti Picentini. Sottoposta a sequestro la motosega e una quindicina di piante, alcune già depezzate.
Alla stessa Autorità Giudiziaria i carabinieri della Stazione Forestale di Monteforte Irpino hanno denunciato il titolare di un’azienda boschiva per “Distruzione o deturpamento di bellezze naturali” e “Vendita di legname in assenza di tracciabilità”: dalle indagini è emerso che la ditta, nel territorio del comune di Avella, aveva proceduto al taglio di circa 2mila metri quadrati di bosco ceduo senza munirsi delle necessarie autorizzazioni e commercializzato la legna così ottenuta. L’area interessata, sottoposta a vincolo idrogeologico, ricade all’interno del perimetro del “Parco Regionale del Partenio” e del Sito di Interesse Comunitario “Dorsale dei Monti del Partenio”. Elevate anche sanzioni amministrative sia a carico del titolare dell’azienda che del proprietario del terreno
Infine, i carabinieri della Stazione Forestale di Sant’Angelo dei Lombardi hanno denunciato un 60enne di Vallata per “Distruzione o deturpamento di bellezze naturali”: nel territorio del comune di Andretta, all’interno di un’area sottoposta a vincolo idrogeologico nonché Sito di Importanza Comunitaria, l’uomo aveva, senza attuare la prevista procedura di “screening” per la determinazione della significatività dell’intervento sul sito ricadente nella “Rete Natura 2000”, asportato la vegetazione presente e livellato il fondo, trasformandolo da area incolta a terreno soggetto a periodica lavorazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *