Non si ferma la violenza contro gli operatori sanitari irpini. Dopo l’aggressione subita dall’equipaggio dell’ambulanza del 118 davanti al cimitero, ecco quella all’infermiera del Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino. A compierla sarebbe stata una donna in gravidanza. A raccogliere il racconto delle vittima e le testimonianze dei colleghi presenti l’associazione che si occupa di denunciare questi episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari “Nessuno Tocchi Ippocrate”, che ne ha dato conto sulla sua pagina social. I fatti sarebbe avvenuti intorno alle 18:00 di ieri.
In pratica secondo la ricostruzione della vittima e dei presenti: “Al triage del pronto soccorso giunge una paziente in stato interessante di circa 40 anni che lamenta dolori al basso ventre. Viene prontamente assistita e fatta sedere dall’infermiera triagista che inizia a effettuare l’accettazione anagrafica e di triage. All’improvviso, però, senza alcun motivo, la paziente da dietro, in preda ad un vero e proprio raptus, aggredisce l’infermiera tirandole i capelli e graffiandola sul collo. Intervengono due guardie giurate e un operatore sanitario del 118 in soccorso della collega aggredita e finalmente la paziente allenta la presa nei confronti dell’infermiera. I colleghi di PS procedono a completare il triage e ad inviare la paziente in PS ostetrico, vengono allertate le forze dell’ordine che giungono sul posto e raccolgono informazioni sull’accaduto”.
Su questa e la precedente aggressione agli operatori del 118, interviene il direttore generale del Moscati, Renato Pizzuti: “La violenza non è mai giustificabile e lo è ancora meno nei contesti sanitari – afferma – dove si lavora senza sosta per assistere e curare”.
