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Strage di Acqualonga, in Appello la condanna a 6 anni dell’ex ad di Autostrade Castellucci

Strage di Acqualonga, in Appello la condanna a 6 anni dell’ex ad di Autostrade Castellucci

28 Settembre 2023 | by Redazione Av
Strage di Acqualonga, in Appello la condanna a 6 anni dell’ex ad di Autostrade Castellucci
Cronaca
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Strage Acqualonga, a 4 anni dalla sentenza di primo grado in Appello arriva la condanna a 6 anni per l’ex amministratore delegato di Autostrade e Atlantia, Giovanni Castellucci, precedentemente assolto. Condanne a sei anni anche per gli altri funzionari di Aspi Riccardo Mollo, Massimo Giulio Fornaci e Marco Perna. Condanne ridotte invece per Nicola Spadavecchia e Paolo Berti (5 anni), riconoscendo l’attenuante di aver risarcito il danno, e Marrone, De Franceschi e Girardi (3 anni). Confermati infine i 12 anni per Gennaro Lametta, gli 8 anni a Ceriola e i 5 anni a Michele Renzi. Confermata l’assoluzione per i dipendenti Aspi, Michele Maietta e Antonio Sorrentino.

Il Drammatico incidente sul viadotto di Acqualonga della Napoli-Canosa, nel territorio del Comune di Monteforte Irpino, risale al 28 luglio 2013. Furono 40 le vittime. Viaggiavano a bordo di un bus turistico proveniente da una gita religiosa finito nella scarpata dopo un volo di trenta metri.

Il verdetto di primo grado, emesso nel gennaio 2019 dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino, Luigi Buono, condannava il titolare dell’agenzia di viaggi che gestiva il bus, Gennaro Lametta, alla pena di 12 anni, come richiesto dall’accusa. Otto anni invece erano stati comminati per la dipendente della Motorizzazione civile di Napoli, Antonietta Ceriola, a fronte di una richiesta di 9 anni. Sei anni di reclusione, poi, ai dirigenti di Autostrade, Gianluca De Franceschi e Nicola Spadavecchia, 5 anni e 6 mesi al direttore di Tronco Paolo Berti e al dipendente della concessionaria Gianni Marrone.

Inoltre, ritenuti colpevoli anche altri due dipendenti di Aspi, Michele Renzi e Bruno Gerardi, condannati a 5 anni. Erano stati assolti invece, oltre a Giovanni Castellucci, il dg di Autostrade, Riccardo Mollo, e i dipendenti Michele Maietta, Massimo Fornaci, Marco Perna e Antonio Sorrentino.

Contro queste ultime assoluzioni si era appellata la Procura e il sostituto procuratore generale di Napoli, Stefania Buda, aveva chiesto 10 anni per i vertici di Autostrade.

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