breaking news

Rosita Galdiero rinviata a giudizio: quelle minacce frutto di una sua macchinazione. La sindacalista: totalmente estranea ai fatti

Rosita Galdiero rinviata a giudizio: quelle minacce frutto di una sua macchinazione. La sindacalista: totalmente estranea ai fatti

8 Maggio 2024 | by Enzo Colarusso
Rosita Galdiero rinviata a giudizio: quelle minacce frutto di una sua macchinazione. La sindacalista: totalmente estranea ai fatti
Cronaca
0

La notizia è di quelle da far tremar le vene e i polsi: Rosita Galdiero,ex segretaria generale della Cgil di Benevento ed attuale membro della Fiom Nazionale e attualmente sotto scorta per le minacce e le intimidazioni subite nel 2022 si sarebbe inventata tutto e avrebbe messo su una messa in scena che la Procura della Repubblica di Benevento avrebbe smascherato con l’ausilio della Polizia Giudiziaria.

La magistratura inquirente beneventana ha trasmesso gli atti ai colleghi di Roma, per competenza territoriale e il Gup del Tribunale di Roma ha addirittura rinviato a giudizio la Galdiero e il suo presunto complice Piccirilli con udienza fissata per il 2 luglio prossimo.

Rosita Galdiero è accusata in concorso con il suo autista, dipendente della Fiom Cgil, di aver messo in scena i vari episodi di minacce, oltre che di detenzione del proiettile inesploso che il 9 giugno 2022 fu trovato in una busta affissa nella bacheca degli uffici Fiom di Roma.

Altre lettere, alcune spedite da Solopaca, in provincia di Benevento, furono recapitate nello stesso periodo alla sindacalista nella sua abitazione di Roma, negli uffici della Fiom di Roma e di Benevento. Secondo gli investigatori della squadra mobile di Benevento, che avviarono le indagini, a ‘confezionare’ materialmente le minacce sarebbe stato l’autista, Fulvio Piccirilli. Galdiero e Piccirilli sono imputati per i reati di di porto e detenzione illegale di un proietitle inesploso, simulazione di reato e truffa.

Immediata la presa di posizione della Galdiero.

“Ho appreso da alcune agenzie di stampa che sarei stata rinviata a giudizio per aver confezionato materialmente le minacce subite dalla mia persona nel corso degli ultimi due anni. Nel dichiararmi estranea a fatti che a mezzo stampa mi vengono attributi, confido nella giustizia per l’accertamento della verità. Per quanto sopra, per tutelare fin d’ora la mia onorabilità e quella della mia organizzazione, la Fiom e la Cgil, e per meglio difendermi dalle odiose accuse che mi sono state rivolte intendo sospendermi da ogni incarico sindacale fintanto che i fatti vengano chiariti.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *