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Benevento| Rosa Amato: da futuro avvocato ad “Omissis 01”. La sua storia in un libro

Benevento| Rosa Amato: da futuro avvocato ad “Omissis 01”. La sua storia in un libro

14 Settembre 2018 | by Alberto Tranfa
Benevento| Rosa Amato: da futuro avvocato ad “Omissis 01”. La sua storia in un libro
Attualità
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Presentato nel salone della parrocchia S.S Addolorata di Benevento, alla presenza del del procuratore aggiunto Giovanni Conzo e del coordinamento di Libera, il libro “Omissis 01 – La vera storia di Rosa Amato: camorrista per vendetta, pentita per amore” a firma di Fabrizio Capecelatro. Un racconto di scelte che cambiano la vita, modificano la quotidianità da un momento all’altro. Ma soprattutto scelte dettate dall’amore che tanto dà e tanto toglie Quella di Rosa Amato è una vita, anzi un racconto in tre episodi, sconosciuto ai più e che è doveroso raccontare. Tutto inizia nel 1999: Rosa, all’anagrafe Rossella, è una ventiduenne studentessa di giurisprudenza che spinta dal padre diventa capo clan degli Amato. Alla base della sua decisione il desiderio di vendetta dopo l’omicidio del fratello Carlo, ucciso in una discoteca di Santa Maria Capua Vetere il 19 marzo dello stesso anno tra l’omertà dei presenti . Bocche cucite perché in quello stesso posto c’erano anche figli di Francesco Schiavone, capo dei Casalesi tra i clan più potenti. Ma anche quello di Rosa e della sua famiglia cresce nel tempo ma nel 2009 scattano gli arresti:  prima il padre, poi Rosa e infine la madre.  Ed è in quel momento che di fronte ad un bivio, mentire e appoggiare il padre o collaborare con la giustizia e salvare la figlia da una vita senza di lei , l’ex studentessa sceglie di chiudere con la criminalità organizzata. Il suo pentimento ha contribuito a smantellare una potente organizzazione mafiosa, ma dell’omicidio del fratello non si è arrivati mai ad una verità. Ed è così che nasce il libro di Capecelatro : “Mi contattò perchè non essendo stati individuati i responsabili dell’omicio del fratello voleva lanciare un appello ai media affinché qualche collaboratore di giustizia decidesse di parlare. La storia mi è sembrata interessante ed è diventa una pubblicazione”.
Dal libro ha sottolineato il giornalista e scrittore partenopeo, qualcosa sembra essere cambiato: “Il risultato è qualche collaboratore di giustizia è uscito e sapremo chi ha ucciso Carlo Amato”.

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