La Solot si presenta. Nuovo il cartellone e nuovo anche il contesto del Mulino Pacifico, tutto rigorosamente autofinanziato. Ci tengono Fetto e Intorcia a sottolineare che nulla è dovuto e d’altra parte è nella storia della Solot l’andare controcorrente anche nel complesso incedere dell’autonomia intellettuale e quindi autoriale.
Da gennaio e fino a maggio un ricco carnet di appuntamenti. Si parte il giorno dell’Epifania con Napucalisse, di e con Mimmo Borrelli, si prosegue con Wet Floor e sempre a gennaio I Fiori del Campo con Michelangelo Fetto e Antonio Intorcia. A febbraio il Motore di Roselena, da un’idea di Gea Martire. E poi “Scampoli”, “Metalli Pesanti”,Tingeltangel ” “Catena”. Solot e la sua sala teatrale nuova di zecca ma con la tradizionale tendenza a fare cultura come spiega Antonio Intorcia
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