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Pallavicini e Crocco, due destini del processo unitario

Pallavicini e Crocco, due destini del processo unitario

26 Gennaio 2023 | by Enzo Colarusso
Pallavicini e Crocco, due destini del processo unitario
Cultura
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Il Generale d il Brigante. E’ l’ultimo lavoro di Carmine Pinto, professore associato di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno, e presentato presso la libreria Guida di Benevento nell’ambito delle iniziative della sezione beneventana dell’Istituto Storico del Risorgimento diretta da Gino Razzano. Un excursus tra le pagine meno conosciute della storia del processo unitario del nostro Paese, Pinto aveva già ragionato sull’argomento ne “La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870” approfondendo la sua disamina sul decennio che separa la Spedizione di Garibaldi in Italia Meridionale e la “Breccia di Porta Pia” ma contraddistinto anche dagli anni del Connubio, passando attraverso le sconfitte di Lissa e Custoza nella Terza Guerra di Indipendenza per culminare proprio nella presa di Roma, dopo la disfatta del Secondo Impero napoleonico in seguito alla guerra franco-prussiana del 1870. Questa volta Pinto si è concentrato sulla figura di due uomini totalmente diversi tra loro per estrazione sociale e formazione; il Generale Pallavicini, nobile ufficiale genovese e Giuseppe Crocco che la storiografia ufficiale definisce brigante e certamente fu masnadiero, come definisce brigantaggio i 5 anni di guerra civile delegittimando a rango di banditismo tout court una condotta militare brutale ma sagace e che costrinse l’Esercito Nazionale ad un impegno fortissimo per avere la meglio. Due uomini, due vite non parallele ma un destino arcano che riserva per entrambi una contrapposizione di uomini e fatti che Pinto descrive nel suo lavoro.

 

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