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#bambinisenzasbarre, un calcio ai diritti negati

#bambinisenzasbarre, un calcio ai diritti negati

29 Novembre 2016 | by Anna Liguori
#bambinisenzasbarre, un calcio ai diritti negati
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Un match di calcio per sostenere la Campagna sui diritti dei bambini figli di detenuti.
La Casa circondariale di Benevento parteciperà mercoledì prossimo, 30 novembre, alle 9.30, alla seconda edizione della partita di calcio di Bambinisenzasbarre.
I detenuti con e senza figli si sfideranno per dare voce e visibilità ai bambini, oltre 100mila ogni anno in Italia, che hanno un genitore recluso, per sensibilizzare istituzioni, sistema carcerario, media ed opinione pubblica affinché non vengano emarginati solo perché figli di detenuti.
I calciatori scenderanno in campo con la maglietta di Bambinisenzasbarre, azzurra e gialla come i colori dell’Associazione e con la scritta “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”.
Le famiglie potranno assistere alle partite ed i bambini tifare per il loro papà in campo.
In totale, si giocherà in circa 40 istituti penitenziari, a partecipare saranno oltre 400 persone detenute.
La “Partita di calcio Bambinisenzasbarre” fa parte delle iniziative all’interno della Campagna nazionale di sensibilizzazione “Non un mio crimine, ma una mia condanna. I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”, per promuovere la “Carta dei figli dei detenuti” rinnovata lo scorso settembre dal ministro Orlando, dal Garante dell’Infanzia, Albano, e da Bambinisenzasbarre e per portare all’attenzione il tema dei 100mila bambini che entrano ogni giorno ogni anno in carcere per mantenere il legame con i propri genitori e che, oggi, vedono riconosciuti i propri bisogni trasformati in diritti.
“L’Italia – si legge nella nota inviata alla Stampa – è la prima in Europa ad avere un documento che impegna il sistema istituzionale del nostro Paese e la società civile a confrontarsi con la presenza in visita del bambino in carcere, e con il peso che la detenzione del proprio genitore comporta.
Noi diciamo che “I diritti dei grandi iniziano dai diritti dei bambini”.
L’esperienza della Carta dei figli dei detenuti ha portato l’Italia ad essere capofila a livello internazionale.
L’Intergruppo del Parlamento Europeo per i diritti dell’infanzia ha deciso di proporre formalmente che la Carta dei figli dei detenuti italiana sia adottata da tutti i Paesi dell’Unione Europea.
In queste settimane, i deputati del Parlamento Europeo stanno raccogliendo le firme necessarie alla Dichiarazione Scritta numero 84, per avviare l’iter di adozione della Carta italiana”.

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