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Al “De la Salle” la festa del Creato

Al “De la Salle” la festa del Creato

2 Ottobre 2018 | by Anna Liguori
Al “De la Salle” la festa del Creato
Eventi
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L’Istituto Paritario De La Salle, seguendo l’invito di Papa Francesco, si prepara a vivere sabato 6 ottobre la I Festa del Creato sul tema: Coltivare l’alleanza con la terra.
La giornata sarà anche l’occasione per ricordare la figura e l’insegnamento di San Francesco.
La giornata, che si svolge in collaborazione con Slow Food Benevento, il Consorzio Sale della Terra Onlus, Acli Terra, Legambiente e ANTA, prevede alle ore 10 con la S. Messa nella cappella del Seminario presieduta da S.E. Mons. Felice Accrocca. Seguirà alle ore 11 la piantumazione di alcuni alberi da parte dei nuovi studenti del De la Salle ed alle ore 11.30, alla presenza delle autorità militari e civili, l’inaugurazione dell’orto didattico della scuola.
“Questa è una giornata – spiega la Dirigente Maria Buonaguro –  da vivere in una prospettiva di cura integrale. Occorre ritrovare il legame tra la cura dei territori e quella del popolo, anche per orientare a nuovi stili di vita e di consumo responsabile, così come a scelte lungimiranti da parte delle comunità. Per questo, papa Francesco ricorda che la pace interiore delle persone è molto legata alla cura dell’ecologia e al bene comune, perché, autenticamente vissuta, si riflette in uno stile di vita equilibrato unito a una capacità di stupore che conduce alla profondità della vita. Occorre però ripartire dai più piccoli. In questo senso si inserisce anche l’idea di dar vita all’orto didattico in cui non si impara (solo) a coltivare ma si scopre il mondo dei viventi, si lavora sulla manualità e sull’ergonomia, si trovano stimoli per studiare le scienze, la geografia, la storia e per fare geometria o matematica. Il progetto rientra in pieno nell’idea di “imparare facendo” e, in particolare, si impara il senso della cura e quello del trascorrere del tempo. In un’epoca in cui per tutto sembra esserci un’app che dà risultati nel tempo di un click, nell’orto serve sapere e sperimentare, serve tempo. Non c’è coltivazione che non richieda almeno qualche settimana. Molte richiedono mesi. È grazie a questo che si torna alla percezione del tempo vicina ai ritmi della natura. E non è poco”.
Tutti sono invitati a partecipare

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