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Camere Commercio, via libera fusione Irpinia-Sannio. “Possibili nuove assunzioni”

Camere Commercio, via libera fusione Irpinia-Sannio. “Possibili nuove assunzioni”

11 Novembre 2016 | by Alfredo Picariello
Camere Commercio, via libera fusione Irpinia-Sannio. “Possibili nuove assunzioni”
Economia
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Via libera alla fusione delle Camere di commercio di Benevento ed Avellino. Ieri , in seno alla conferenza Stato-Regioni, formalmente titolare del potere di dichiarare l’ultima parola sulla vicenda, è stato varata la proposta attorno per la quale si sono spesi i due presidenti insieme con i loro consiglieri tutti. «È arrivata dunque a conclusione – afferma Antonio Campese, presidente dell’ente sannita – il procedimento per il quale ci siamo impegnati senza riserve e con la convinzione di agire nel giusto per la nostra camera, che così potrà continuare ad essere un punto di riferimento per il mondo produttivo beneventano sia pure in una veste, non solo formale, del tutto nuova e diversa». A rappresentare il Governo in conferenza, tra l’altro, c’era il sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro. Va aggiunto che la proposta di unire i due enti , così come è giunta sul tavolo della conferenza, aveva già ottenuto il parere favorevole, peraltro propedeutico, del ministero dello Sviluppo economico. E non è stata poca cosa avendo il progetto affrontato l’esame finale con il sì del governo. «I tecnici ministeriali – spiega Campese – sono partiti dall’analisi dei rendiconti economici delle due Camere valutando poi l’ipotesi di bilancio comune che abbiamo predisposto; sull’argomento, non ci sono stati rilievi ma consenso. Prevedo che, una volta completato l’iter a livello romano, dal primo gennaio potremo procedere materialmente ai lavori che porteranno concretamente alla fusione». La Camera di Commercio di Avellino possiede un patrimonio di 20 milioni di euro; quella di Benevento ammonta a 15; hanno immobili di proprietà che costituiscono una garanzia sotto ogni profilo. I bilanci sono in equilibrio così come i conti delle uscite per la gestione. L’organico, infine, è per ambedue sottodimensionato. Un punto di debolezza da singoli, che si risolverà, con l’accorpamento, in una occasione di forza, senza lievitazione dei costi, con un guadagno in termini di efficienza e funzionalità. «Non è poi così lontana dalla realtà la possibilità di procedere a nuove assunzioni» è la convinzione di Campese. L’ente, intanto, continua il suo impegno. Per lunedì è stata convocata la giunta, che ha, tra gli altri, un importante argomento da affrontare, funzionale alla piena ripresa dell’attività istituzionale.

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