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Lepore parte dai Cappuccini

Lepore parte dai Cappuccini

12 Febbraio 2016 | by Enzo Colarusso
Lepore parte dai Cappuccini
Politica
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Lepore si presenta alla citta’. È partita infatti dalla sala Padre Pio della chiesa dei Cappuccini la sua campagna per le primarie, senza aggressività ma in modo energico, come lui stesso ammette. “Non ho un programma già preconfezionato”, dice in abbrivio, ma due punti chiave Lepore li mette sul tappeto: social card e asset produttivo, tanto per fare un esempio, ma anche sicurezza e riqualificazione urbana. Al suo fianco c’è il sindaco il che la dice lunga sulla contrapposizione in atto in un partito in cui i lunghi coltelli sono ormai una consuetudine. E l’atmosfera la si respira pienamente, sia pure in un luogo particolare come quello in cui Lepore ha scelto di aprire le sue ostilità. Cita Abbate e si dice rammaricato che le primarie siano a due e non a tre candidati, ma assicura che la captatio benevolentiae nei confronti dei voti del medico ex assessore è assolutamente fuori discussione. “Lancero’ la proposta di ampliare i seggi dove si voterà e in questo mostra i muscoli alla controparte. Si vinca o si perda l’importante è che una quantità massima di elettori del PD si rechi a votare e allora annuncia una richiesta ufficiale a Valentino che però una posizione già la ha espressa. Ma è inutile la valenza politica il dato più pregnante. Fausto sa che con Lepore  si gioca le sue residue chances di esercitare un ruolo strategico nel suo partito e quindi queste primarie per lui sono una conta interna da verificare per capire di quanta forza disporre ai tavoli della presunta pace con il resto del pd.

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