breaking news

Cervinara, dissapori di maggioranza e dissapori di opposizione

Cervinara, dissapori di maggioranza e dissapori di opposizione

24 Marzo 2016 | by redazione Labtv
Cervinara, dissapori di maggioranza e dissapori di opposizione
Politica
0

collage cervinara

La politica è evoluzione e soprattutto cambio di equilibri. A Cervinara, da un po’ di tempo, si sta notando questo. Già, perché con il consiglio comunale di ieri, andato deserto, qualcosa sembra cambiato soprattutto tra le parti politiche. Da circa un po’ di tempo, a quanto sembra, notiamo sempre di più il presidente del consiglio, Pellegrino Casale, trovarsi sulle posizioni dell’opposizione consiliare. Ed anche se lui di opposizione «non ne vuol sentir parlare», nel senso che si definisce «sempre un uomo coerente con il mandato che gli elettori gli hanno dato», i fatti dimostrano altro. Saranno coincidenze, ma, di fatto, a partire dalla pubblicazione del libro “Cervinara, storia arte ed immagini” fino alla vicenda sulla gestione dell’acqua pubblica come oggetto di discussione del consiglio, qualche sintonia si nota. Infatti nel primo caso l’accusa è stata quella di non «condividere la non gratuità del libro» in quanto «finanziato dai fondi europei», mentre, nel consiglio comunale – oltre alla seduta andata deserta nonostante convocata e voluta da Casale stesso – sembra che ci siano delle perplessità sull’adesione all’Eic e sulla fusione tra Altro calore e Gesesa. Inoltre sembra che le riserve siano anche quelle sulla posizione presa dal sindaco Filuccio Tangredi e la vicesindaco Caterina Lengua all’Alto calore e con Lello De Stefano. Su tali basi, possiamo anche dedurre, che tali incongruenze si iniziano a riscontrarsi dalla mancata elezione di Casale alla presidenza della Città caudina. Il motivo della maggioranza è stato quello dell’impossibilità di ricoprire il doppio incarico come previsto da un documento pre elettorale controfirmato da tutti. A Casale questa cosa non sembra andata giù in quanto lui stesso – attraverso le nostre colonne – ha affermato «di essere stato messo nelle condizioni di rinunciare». Di parere contrario il sindaco Tangredi affermando che «Casale abbia scelto di sua spontanea volontà», come di fatto è avvenuto. Su questo, però, non è mancato l’assist del capogruppo di opposizione, Vincenzo Iuliano che definisce tale vicenda «come un trabocchetto» in quanto «se è stato firmato un documento all’inizio della consiliatura che impediva i doppi incarichi, allora non c’era modo di garantire la delega alla Città caudina al presidente Casale». Ma l’opposizione di certo non sembra che se la passi meglio. Già, perché il capogruppo Iuliano non sembra tanto integrato con gli altri tre colleghi. Caso emblematico la distanza dalla sua dichiarazione sul caso incarichi di Cervinara dove Veronica Spiotta, a nome di tutti, sostenne di non «aver condiviso il metodo di quell’intervento». Come allo stesso modo non si giustifica la sua assenza nell’ultimo consiglio. Anche se deserto. Rottura in maggioranza ed in minoranza che portano a nuove sintonie. Quando si dice il nemico del mio nemico è mio amico.

valpi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *