Avellino – E’ diventato il “mistero” o tormentone, che dir si voglia, della città di Avellino. Si dimette o non si dimette? Negli ambienti ovviamente prettamente politici – i cittadini pensano ai problemi – ormai non si discute quasi d’altro. Paolo Foti, sindaco di Avellino, venerdì scorso era arrivato al punto di non ritorno: dimissione certe. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, sarebbe l’avviso di garanzia ricevuto stesso venerdì per la questione della scuola media “Enrico Cocchia”. Ma non solo: il primo cittadino pare stia incontrando grosse difficoltà nella composizione della nuova giunta. Da qui, la decisione di mollare. In questi giorni, Foti avrebbe incontrato anche i suoi assessori, per dirgli che avrebbe riconsegnato loro le deleghe (che loro avevano consegnato al sindaco circa una settimana fa). In questo modo, nei fatidici venti giorni di tempo necessari ad un eventuale ripensamento, gli assessore avrebbero il tempo di riordinare carte e documenti. Nessun ripensamento, poi, ovviamente e, dunque, l’arrivo del commissario. Ma iniziano ad essere molti scettici su queste dimissioni, già tante volte annunciate, del sindaco. Qualcuno dice: se avesse voluto farlo, le avrebbe protocollate questa mattina alle otto. Insomma, tutti sanno delle dimissioni ma nessuno – o quasi – ci crede.