C’era attesa per il verdetto della Corte Costituzionale in relazione alla legge elettorale denominata Italicum. La Consulta, così come si era andato ipotizzando già nelle ultime ore, boccia i punti legati al ballottaggio e ai capilista bloccati. Resta il premio di maggioranza. La Consulta, “all’esito della sentenza, ritiene la legge elettorale suscettibile di immediata applicazione”. Primi commenti alla sentenza della Corte Costituzionali da parte delle varie forze politiche. Giovanni Cacciano, vicesegretario del PD sannita, parafrasa Shakespeare parlando di “tanto rumore per nulla”. “La sentenza della corte è in linea con la precedente sentenza sul porcellum”, dice Cacciano. “Il premio di maggioranza è legittimo perché è stabilita a priori una soglia per accedervi. Saltano invece i capilista bloccati. Una evidente stortura come pure la candidature plurime. Ora sta al parlamento intervenire per armonizzare le leggi elettorali di camera e senato. Rappresentatività e Governabilità è l’equilibrio da ricercare con intelligenza, responsabilità e tanta pazienza”. Di sonora sconfitta per la legge elettorale voluta da Renzi parla il Movimento 5Stelle. Per Nicola Sguera è “un altro pezzo di renzismo che esce a pezzi. La Consulta dice che con l’Italicum si può votare, cosa che il M5S chiede dal giorno successivo al referendum costituzionale. Questo Parlamento, eletto con una precedente legge elettorale, anch’essa incostituzionale, non ha alcuna legittimità per prendere decisioni di tale importanza”.
