Nel giorno in cui Mastella rifonda l’Udeur torna a fare sentire la propria voce Fausto Pepe, “esule” nel retiro di Cervinara, ma assai attento alle evoluzioni, davvero poche, del Comune di Benevento. E se il padre politico che fu sente il richiamo della foresta e tenta la scalata, ma non parlategli di risarcimento danni per via del decennato orribile, il figlio politico lo torna ad attaccare con una disamina, chissà, presagendo anche lui che il suo pigmalione di un tempo stia li li per spiccare il salto verso una candidatura alle prossime Politiche che ora vede molto più nitidamente. Nel frattempo il Dottor Faust torna sul dissesto che ritiene sia stato un atto politico di Mastella scientemente predisposto a tavolino, una decisione che torna a definire scellerata e che sta alla base della mancata possibilità di richiedere i 17 Milioni di euro del fondo rotativo dello Stato a tasso zero.”Non sono mai stati revocati gli impegni già presi con i creditori, con le banche, con i fornitori, ed oggi con la mancata approvazione del Piano di Rientro e la con la delibera sul dissesto si sono messi a repentaglio i servizi indispensabili per la Comunità, i fondi a garanzia dei finanziamenti europei e soprattutto la possibilità di spalmare in 20 comodi anni i debiti pregressi degli espropri”, dice Fausto Pepe.
Oggi Mastella rifonda l’UDEUR 2.0, e questo val bene un dissesto al Comune di Benevento”, la chiosa finale dell’ex sindaco di Benevento.
