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Benevento| E Mastella si prese Forza Italia

Benevento| E Mastella si prese Forza Italia

4 Febbraio 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| E Mastella si prese Forza Italia
Politica
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Il cerchio si è chiuso. Mastella corona con un vero e proprio trionfo il biennio del rilancio dando esecutività all’opa lanciata su Forza Italia sannita. Aderendo al partito di Berlusconi, infatti, Mastella sancisce la quadratura del suddetto cerchio avendo in cambio la sicurezza del laticlavio per la consorte ritenuta “iconica” dal Cavaliere in persona. Di Clemente si può dire di tutto eccetto che non abbia la capacità strategica di leggere il contingente. Politico di razza, tuttavia lontano dall’essere definito uno statista, qualifica che forse nemmeno gli interessa più di tanto. La gallina oggi più che l’uovo domani è la sua barra a dritta.

E così facendo ha, di fatto, sfilato il partito alla Nunzia nazionale confermando il fatto che il miele del giugno 2016 avesse un retrogusto rancido. Sandra blindata a Benevento, Nunzia raminga per la rossa Via Emilia e ancora confidante nello stellone amico di Arcore. C’è da dire che Berlusconi non ha mai pubblicamente preso le distanze da certe tessiture campane ne scaricando ma nemmeno prendendo le difese della De Girolamo che, d’altra parte, si è scagliata contro i giochi sporchi di De Siano e Paolo Russo e pure della Mara Carfagna ricevendo in cambio il laconico comunicato del partito che, di fatto, la estrometteva dalle candidature campane. Un colpo ferale giunto allo scoccare della chiusura delle liste, un colpo basso e mancino che Nunzia non si sarebbe mai aspettata. Ora, nessuno ha la sicurezza che nelle trame napoletane di Forza Italia vi sia stata una convergenza di interessi, una sorta di “conventio ad excludendum” tra i ras forzitalioti e Clemente stesso con l’unico fine di far fuori la Nunzia ma le modalità e più di tutto la tempistica di certe soluzioni lasciano quanto meno perplessi. E così Mastella, furbo più di un gatto selvatico, ha lasciato intendere di volere rifare l’Udeur, poi ha blandito i suoi ex amici democristiani e della “quarta gamba” e alla fine ha messo le mani sul malloppo azzurro prendendo l’intera posta in palio. Avrebbe di certo rifinito l’opera con una sua candidatura diretta che era nelle sue corde ma che poi si è rivelata impraticabile, almeno per ora.  Chapeau. Adesso è davvero interessante comprendere come evolverà la cosa nella sua maggioranza al Comune. Assisteremo ad un monocolore azzurro? Assisteremo ad una “forzaitaliotizzazione” della numerosa rappresentanza consiliare? La domanda è legittima.

Così come è interessante capire se vi sarà, e stiamo sicuri che ci sarà, l’inevitabile chiamata alle armi per l’ape operaia Sandra e come la prenderanno i veri forzitalioti presenti in aula, al netto delle new entry. Se i demitiani faranno rotta verso il PD, per esempio. Parecchi interrogativi aleggiano su Palazzo Mosti per capire sino in fondo se la sfera amministrativa è altro rispetto alla congerie politica. Per non parlare del dopo voto e del probabile o possibile abboccamento tra Berlusconi e il PD. Tutti insieme, appassionatamente, per isolare i cinque stelle. Lo scopriremo solo vivendo.

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