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Benevento| De Caro è eletto, viva De Caro

Benevento| De Caro è eletto, viva De Caro

11 Marzo 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| De Caro è eletto, viva De Caro
Politica
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Che cosa accadrà nel PD sannita all’indomani del disastro elettorale? La risposta è nulla. Non cambierà nulla. De Caro è stato rieletto e tanto basta alla classe dirigente locale per aggrapparsi al proprio leader e tirare a campare. E’ certo che sarebbe utile un serio discorso di analisi del voto, sarebbe auspicabile pure una presa di coscienza delle responsabilità che qualcuno pure avrà nello sfacelo di un partito che da un paio d’anni non ne azzecca una che sia una. E invece no, il leader torna a Roma e tutti vissero poco felici ma tutto sommato contenti. Da più parti si invoca il ricambio, l’emersione di una nuova classe dirigente. E dove starebbe questa nouvelle vague, questa nidiata di spiriti eccelsi? I pochi che in questi anni ci hanno provato sono quasi liquefatti. Fausto Pepe è tornato a fare il suo mestiere, dei Nardone si sono perse le tracce da tempo immemore, i Perifano si occupano d’altro e di tanto in tanto qualche loro esponente fa capolino ma senza troppo impegno. Si tiene a galla Giulia Abbate ma Giulia batte da indipendente e a dire la verità si difende con grandissimo onore. Per il resto solo voci che ululano alla tastiera di facebook oppure peones in cerca di ripari sicuri. Per questo motivo il PD di Benevento è condannato a mantenere i personaggi che lo hanno condotto ai minimi storici e non ha, al momento, alcuna speranza di cambiamento. Di chi la colpa? Certo dei protagonisti dell’attuale classe dirigente ma di più della diffidenza e del sospetto che anima coloro che dovrebbero almeno provare a fare del dissenso un motivo per costruire il cambiamento o almeno una proposta di cambiamento interno che, a tratti, si ferma all’enunciato. E allora lunga vita al decarianismo  e ai suoi epigoni che rimarranno al loro posto per manifesta inesistenza degli altri. A queste condizioni appare inutile anche l’analisi della sconfitta.

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