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Benevento| Un uomo solo al comando…ma non è Fausto Coppi

Benevento| Un uomo solo al comando…ma non è Fausto Coppi

31 Marzo 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| Un uomo solo al comando…ma non è Fausto Coppi
Politica
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Clemente Mastella è tornato al proscenio politico della città dopo la paurosa parentesi legata all’incidente stradale che lo ha visto involontario protagonista. Dopo la degenza il sindaco è tornato ad occuparsi delle faccende della sua città, è vero anche che se ne era distaccato da almeno un paio di mesi per via della campagna elettorale, ma questa è storia vecchia. Al suo ritorno il sindaco ha ripreso contatto con una realtà piegata. La città che dovrebbe amministrare sta attraversando, forse, uno dei periodi meno felici della sua lunga storia e un comune in dissesto può poco o nulla per arginare le sempre crescenti difficoltà. E’ vero anche che la via del default è stato uno dei provvedimenti forse più convinti della breve sindacatura clementina, una via d’uscita comoda per non rimanere impastoiato in una palude pericolosa e poco glamour e dalla quale il ceppalonico ha preteso che la sua amministrazione restasse a ragguardevole distanza. In sintesi ha preferito sopravvivere anzicchè impegnarsi a pagare i debiti, sia pur di passate amministrazioni, e non godere di talune guarentigie che il Ministero degli Interni concede per evitare il ricorso al dissesto. E pure questo è storia da consegnare agli annali. Ciò che non si riesce a comprendere o che invece si comprende benissimo è la sua tigna nel non concedere il beneficio del dialogo a chi non la pensa come lui e gli pone innanzi ragionamenti che quanto meno meriterebbero una risposta. Il caso Soget ne è una dimostrazione. Gabriele Corona, forse, non è un mostro di simpatia, romperà anche e molto le scatole ma è tra i pochi che cerca di non rassegnarsi all’ineluttabile. Nella faccenda ultima che ha sollevato pone un caso oggettivamente ambiguo, fatto di molti lati oscuri ma il sindaco, per tutta risposta lo segnala per una sanzione disciplinare per via del fatto che Corona è un dipendente comunale e in quanto tale non gli è consentito fare altro, negli orari al di fuori del suo lavoro, e nemmeno porre quesiti. Un atteggiamento assai curioso e che racchiude in se una certa mancanza di argomenti anche perchè Mastella lo ha ammesso di non sapere molte cose che Corona, invece, sa e pure bene. E fino a prova contraria il sindaco è lui. Anche con i sindacati, taluni si badi bene, il discorso è lo stesso per non parlare delle associazioni antagoniste o sedicenti tali. Con Basile e compagni Mastella ha un conto aperto, via Firenze. Farà di tutto per sloggiarli da li. Ci sarebbero anche altri immobili pubblici occupati ma lui è proteso verso il Rione Libertà dove, manco a farlo apposta, c’è pure l’auditorium devastato. Da chi, ancora non si sa. Quello che si sa è che i danni ammontano a parecchio e di denari non ce ne sono. Assemblea Popolare e Magnifico Visbaal si sono prodigati per ripulire il disastro ma per tutta risposta sono arrivate le Forze dell’Ordine e solo il buon senso di ambo le parti ha portato ad una mediazione ragionevole. In sintesi: Mastella non vuole perdere tempo a parlare e a ragionare e neppure lo trova necessario. Per lui il Comune ha costituito una base di ripartenza, tutto il resto è noia. Non ha soverchi argomenti da proporre e anche nei confronti di quegli assessori liquidati l’atteggiamento è stato lo stesso: chi non è con me è automaticamente contro di me. Peccato, perchè dalla sua elezione la gente che lo ha scelto ma pure quella che non lo ha scelto, alla fine, si attendeva parecchio di più.

 

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