Ad un mese esatto dalle elezioni politiche prosegue l’analisi politica dei partiti. In Forza Italia questo processo è ancora in divenire, vista la situazione di stallo che si vive all’interno del partito e la poca chiarezza sui rapporti di forza al proprio interno. Una contingenza che è ravvisata dagli organi intermedi del partito di Berlusconi che attende ancora l’arrivo di Nunzia De Girolamo che era dato per imminente in questa settimana. Sul delicato passaggio interviene Domenico Mauro, coordinatore vicario provinciale, che in una nota bolla come “improcrastinabile una riunione degli organi del partito per un confronto sui nuovi assetti istituzionali e sulle imminenti elezioni amministrative”. Mauro ritiene la fase indilazionabile “per delineare la nuova veste che Forza Italia deve acquisire per non abbandonarsi a una lenta eutanasia politica. È necessario avere rispetto nei confronti dei cittadini, dei tanti militanti che si sono impegnati anche in questa campagna elettorale. Come dirigenti politici, abbiamo il dovere di guardare ai nostri territori, di non interrompere mai il dialogo con le comunità. Dobbiamo aprire il partito ai territori privilegiando il rinnovamento e il merito di chi quotidianamente è impegnato nell’ascolto”. Mauro, in sostanza, delinea il nuovo status quo che si è fatto strada nel partito e fa riferimento ai nuovi riferimenti parlamentari e cioè Sandra Lonardo e Cosimo Sibilia e la figura ecumenica di Clemente Mastella sindaco di Benevento. E’ attorno a queste fiogure che, a parere di Mauro dovrà, giocoforza, ruotare il nuovo destino di Forza Italia. Che dovrà affrontare le prossime scadenze con assoluta determionazione. “Ci sono ben 15 amministrazioni locali che si rinnovano, tra le quali la città di Montesarchio; è necessario abbandonare ogni attendismo, ogni altra esitazione e convocare al più presto gli organismi del partito, per affrontare nel miglior dei modi la campagna per le amministrative. Da coordinatore Vicario, sono pronto a farmi carico di un’autoconvocazione degli organi provinciali qualora vi fosse, ancora, un rinvio che non aiuta e non serve a nessuno”.
