Se i carabinieri viaggiano sempre in coppia, la deputazione sannita del Movimento 5 Stelle segue l’ordine del quattro con. Stavolta ad accompagnarli al Rummo per una visita fuori programma alla struttura sanitaria c’era la consigliera regionale Ciarambino. All’attenzione dei 5 grillini, disservizi e storture del massimo nosocomio provinciale, prossimo alla conversione insieme al Sant’Alfonso Maria de Liguori, del complesso ospedaliero San Pio. Ai loro occhi si è palesato il Pronto Soccorso che rappresenta uno dei punti di massima criticità della struttura. Affollamento, carenza di organizzazione, un triage da suk arabo, insomma un quadro assai negativo che ha indotto i 5 a tirare un bilancio critico della loro missione nell’universo dell’ospedale più grande del Sannio. Ciarambino, Ianaro, Maglione, De Lucia e Ricciardi hanno espresso parole di estrema avversione nei confronti del piano sanitario della Regione Campania. A loro avviso la sintesi con Sant’Agata de’ Goti produrrebbe la riduzione di un centinaio di posti letto e quindi il piano De Luca va sotto accusa. “Si tratta di un effetto spezzatino che penalizza reparti come oncologia e neurochirurgia, e ben lungi dall’esercitare un miglioramento si rischia seriamente di fare un danno ai cittadini del Sannio e per molti versi pure a quelli dell’Irpinia”. Il fronte sanità finisce addirittura per mettere dalla stessa parte pentastellati e Mastella. Il sindaco avversa fieramente il piano di De Luca, ritiene l’Atto aziendale del Rummo completamente fuori traiettoria e per rimarcarlo ancora e con forza lunedi, insieme alla moglie senatrice e addirittura al redivivo Stefano Caldoro, alla sua quinta o sesta presenza nel Sannio contando anche il quinquennio a Palazzo Santa Lucia, e con l’intero stato maggiore di Forza Italia regionale, riunisce una conferenza stampa a Palazzo Mosti per ribadirlo in modo appropriato.
