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Benevento| La “voglia matta” di Mastella, la tela di Parente

Benevento| La “voglia matta” di Mastella, la tela di Parente

6 Novembre 2018 | by Enzo Colarusso
Benevento| La “voglia matta” di Mastella, la tela di Parente
Politica
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Le voci di dentro di Mastella. Ma sarebbe bene dire la voce di dentro. E’ quella di Renato Parente, il capo della segreteria del sindaco di Benevento ma mai definizione appare tanto riduttiva quando si parla diel più fidato dei satrapi di Mastella. Renato è ormai l’uomo ovunque del sindaco, colui attraverso il quale, spesso, veicola messaggi, fa balenare ipotesi, interpreta passaggi.

Le regionali tra un paio di anni vedranno Clemente Mastella fra i protagonisti. Lo avevamo compreso in tempi non sospetti, ora è palese dopo che lui stesso lo ha reso noto offuscando l’elezione del fido Di Maria. Candidato o portatore d’acqua? La seconda ipotesi suona assai offensiva. L’ex ministro, risorto dalle ceneri come l’Araba Fenice, ha voglia di mettersi in proprio. Sistemato addosso alla consorte il Laticlavio, non senza difficoltà e in trasferta, è tempo di riaffermarsi in prima persona. La voglia di candidarsi è certa ma si scontra con altre velleità non meno agguerrite. Mastella però è di nuovo dominus nel Sannio, addirittura e per sua stessa ammissione, in modo ancor più potente rispetto alla mai dimenticata età dell’oro. Al suo palmares manca la Regione e allora a Parente tocca preparare il terreno e nessun è bravo quanto lui. Chiama tutti a raccolta, amici e soprattutto avversari. Li catechizza sulla necessità di affidarsi al Demiurgo, al di la della retorica, utilizzata comunque con grande maestria, mettendoci dentro anche il “povero” Di Maria la cui elezione è stata fatta passare per una cavalcata trionafale e taumaturgica. Parente è chiarissimo.  “Le prossime Regionali saranno forse l’ultima occasione per provare a rilanciare il Sannio, dopo anni di disattenzioni e torti subiti. La sfida dovrà vedere ancora una volta in campo le forze migliori del Sannio. Stavolta, però, a guidare la squadra dovrà essere proprio il capitano, unico che sulla scorta delle battaglie condotte e un’esperienza istituzionale senza eguali, può raggiungere un risultato precluso a chiunque altro”. Scrive Parente, parla Mastella. Il Giano bifronte è a prova di bomba.

 

 

 

 

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