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Avellino| Elezioni, in città i manifesti 6×3 contro il “Tavolo della Conservazione”

Avellino| Elezioni, in città i manifesti 6×3 contro il “Tavolo della Conservazione”

9 Aprile 2019 | by Redazione Av
Avellino| Elezioni, in città i manifesti 6×3 contro il “Tavolo della Conservazione”
Politica
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(alca) – La figura retorica del “tavolo della conservazione” utilizzata da Gianluca Festa per etichettare il confronto a guida Pd nel centrosinistra avviato nella sede di via Tagliamento, diventa un manifesto 6×3 che già sta facendo scalpore nella città di Avellino. E proprio nello stile del leader di “Davvero”, che già in passato ci aveva abituato ad effetti speciali del genere, utilizzando il linguaggio proprio della pubblicità con cartelloni e slogan, qualcuno probabilmente ha voluto illustrare ancor meglio il suo pensiero, attraverso un mega poster che ritrae alcuni dei volti di una certa classe dirigente. In 3 zone della città, Stadio, Bonatti e via Morelli e Silvati, Politici come Nicola Mancino, Maurizio Petracca, Enzo De Luca, Rosetta D’Amelio, Lello De Stefano, Giuseppe De Mita e Ciriaco De Mita (unico in bianco e nero con una foto giovanile) che per Festa hanno fatto il loro tempo o non hanno mai brillato di luce propria. E sopra al manifesto campeggia la domanda: cosa ci serviranno questa volta? Un’allusione neanche tanto velata dopo la vasta coalizione presentata lo scorso anno e soprannominata da molti la grande ammucchiata. Tante liste e numerosi portatori di voto, la benedizione di De Mita e Mancino ma, alla fine, la sconfitta al ballottaggio contro i 5 Stelle.

Insomma, nel capoluogo irpino la campagna elettorale s’infiamma e ora la prossima mossa tocca proprio al centrosinistra, finora incapace di decollare nonostante le spinte di ControVento, Avellino Prende parte e altre associazioni civiche, capaci di suggerire un percorso e un metodo ai partiti. Del resto, questa dovrebbe essere una settimana decisiva per lo schieramento di centrosinistra. Il segretario provinciale del Pd, Giuseppe Di Guglielmo, ha incontrato i circoli territoriali e stabilito che questi concorreranno a formare la lista con le loro segnalazioni. Ma intanto qualcuno comincia a sfilarsi. Tra questi Giancarlo Giordano, di “Si Può”, che presto potrebbe annunciare la rottura definitiva e una corsa in autonomia. Con lui, niente di più facile che vada tutto il blocco di Sinistra, con “Possibile”, Rifondazione e Sinistra Italiana. A quel punto, dunque, rimarrebbe solo parte del Pd, senza “decariani “e “festiani”, e i Popolari. E naufragato il progetto di alleanza, anche per Luca Cipriano restare non avrebbe più senso.

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