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Benevento| Rocca, sia apre la crisi politica

Benevento| Rocca, sia apre la crisi politica

31 Dicembre 2019 | by redazione
Benevento| Rocca, sia apre la crisi politica
Politica
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Di Enzo Colarusso – “E al fin della licenza io tocco”, recitava Cirano alla bella Rossana . In questo caso c’è assai poco di teatrale e molto più di terragno. Accade che in fin della licenza, allo scoccare della fine dell’anno, il sornione Di Maria si ritrovi senza quattro suoi consiglieri, tra cui addirittura il vicepresidente Parisi, e gli tocchi sguainare la sciabola a mozzar lo capo a quanti si siano macchiati di lesa maestà. Mucciacciaro, Cataudo, questi due almeno per una vota sodali, l’indecifrabile Luca Paglia, cui Mastella maledirà d’averlo preferito a Capuano, e Domenico Parisi. Ma la “banda dei quattro”, con buona pace di Mao Tze Dung, ritiene di essere essa stessa uscita dalla maggioranza e non di essere stata messa all’uscio dall’ira funesta dell’inquilino della Rocca. “Reclamiamo maggiore concertazione nelle scelte e meno dirigismo da parte del Presidente e riteniamo di non essere semplici pedine ma espressione del voto popolare e come tali rappresentanti di comunità che non possono essere ridotti a rango di meri esecutori di volere altrui” C’entra anche la questione Samte? Certo che si. Parisi e compagni non accettano le fughe in avanti e neppure la mancanza di dialogo sul problema della partecipata messa in liquidazione volontaria, un’azione che si era concordata ma sulla quale molti aspetti andavano chiariti, a partire dall’effettività dei lavori a Sant’Arcangelo Trimonte. La frattura è politica. “Non è Di Maria che ci ha messi da parte ma noi che abbiamo posto il problema politico e ce ne siamo andati per nostro conto”, tiene a precisare Parisi. Di Maria, dal canto suo, non arretra. “Non apro a compromessi, dice, per me si discute sui temi da affrontare in modo serio e proseguo per la mia strada anche perché la legge prevede due elezioni separate tra consiglio e Presidente. Loro hanno votato contro provvedimenti importanti per il territorio e sono convinto che se vogliamo fare gli interessi della collettività e non quelli personali, non ci possiamo più permettere di affrontare i temi di questa provincia con logiche vecchie.
Come ho fatto con la Samte, farò lo stesso sui temi importanti”. Fin qui la cronaca di una giornata da ricordare col sasso bianco. Ora la palla passa a Mastella, uno emanatore di ogni cosa. E tra Regionali, alleanze, liste e prove di forza, ora anche alla Rocca., non si prevede un anno facile per il Ceppalonico.

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