Che piaccia o meno è il vero protagonista di questa crisi politica. Parliamo di Claudio Mosè Principe, personaggio istrionico, capace di imbastire e al tempo stesso di sfasciare maggioranze. Spesso sottovalutato, per coloro che se ne sono avvalsi ha quasi sempre significato una messe ragguardevole di voti ed avercelo al proprio fianco certamente meglio che averlo contro. Nella crisi di questi giorni a Palazzo Mosti, Principe è figura centrale. Ha innescato la miccia alla Rocca dove, è nei fatti, tiene in scacco il presidente Di Maria che definisce “presidente senza maggioranza che governa disinvoltamente coscio di non possederla”, mentre al Comune ha eroso tre consigloeri a Mastella ed altri ne avrebbe potuto sottrarre, qui peccando di guasconeria ma forse meno che in altre circostanze. In defnitiva, Principe sembra essere dirimente in questa fase. Anche nei confrionti di coloro che dovrebbero sbarrar lo passo a Mastella è acerbo. Mostra irritazione quando lo attaccano, e negli ultimi giorni è successo, così verso Civico 22 piuttosto che nei confronti della stampa che lo individua come prodotto riciclatosi dopo anni di oblio. Nei confronti di costoro è una furia
E sul voto anticipato mostra tutgta la sua contrarietà.
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