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Maraia (M5S): Ariano non è Codogno, siamo riusciti a non far chiudere l’ospedale

Maraia (M5S): Ariano non è Codogno, siamo riusciti a non far chiudere l’ospedale

9 Marzo 2020 | by Redazione Av
Maraia (M5S): Ariano non è Codogno, siamo riusciti a non far chiudere l’ospedale
Politica
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“È inaccettabile paragonare Ariano a Codogno. Non per fare i leghisti al contrario ma per ristabilire la verità. Ad Ariano sono stati registrati pochi casi e le precauzioni adottate dai singoli cittadini e attività commerciali per contenere il contagio sono state da subito esemplari. Ariano non è Codogno, e come tutti gli arianesi continuo a  svolgere le stesse attività di prima, solo con maggiori precauzioni”. Sui cinque casi di coronavirus irpini, di cui 4 provenienti da Ariano e 1 da Savignano Irpino, interviene il deputato del M5S Generoso Maraia.

“Quello che mi spaventa non sono i titoli di giornali ma la possibile chiusura dell’Ospedale. Anche ieri, che era domenica, sono stato impegnato ad informare e a segnalare al Ministro Speranza, al Prefetto, al Dirigente Morgante e alla Protezione civile, le criticità che vive l’ospedale di Ariano. Saranno chiusi dei reparti e continuerà la quarantena dei 22 sanitari, ma probabilmente siamo riusciti insieme al sottosegretario Sibilia a scongiurare la chiusura totale del nostro nosocomio. Continuerò a lavorare in queste ore per riaprire al più presto il pronto Soccorso e i reparti interessati. Proseguirò nel confronto serrato con le forze dell’ordine e il Commissario prefettizio per verificare le necessità delle persone anziane e delle famiglie bisognose di sostegno”.

“Apprendo, inoltre, con cauto ottimismo – aggiunge Maraia – le notizie che mi giungono dal Moscati in merito alle condizioni di salute di un nostro concittadino, al momento in rianimazione ma in progressivo miglioramento. Uniti possiamo vincere la propaganda che ci vuole divisi così da superare anche le distanze fisiche imposte dal virus. Fuori dalla propaganda e in un clima di solidarietà ognuno è chiamato a fare la sua parte, nutrendo fiducia nelle Istituzioni e nello Stato italiano”.

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