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Regionali, voto a luglio: via all’iter in Parlamento

Regionali, voto a luglio: via all’iter in Parlamento

5 Maggio 2020 | by Enzo Colarusso
Regionali, voto a luglio: via all’iter in Parlamento
Politica
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Le elezioni regionali a luglio sono qualcosa di più di una suggestione e di una pretesa a scopo di lucro elettorale di quei governatori che meglio hanno saputo gestire l’ermergenza covid, sino ad ora. In Commissione Affari Costituzionali è stato messo, forse, un ulteriore massetto alla costruzione del voto a luglio che i presidenti di Campania, Liguria, Veneto, Marche e Puglia vogliono con tutte le loro forze. Il Governo è orientato a prevedere anche un cambiamento di rotta e il Parlamento dovrà esprimersi se votare a luglio, tenendo in considerazione i dati dell’emergenza e i loro risultati. Tra le forze politiche c’è fermento. Il PD scorge l’opportunità di cogliere affermazioni insperate, anche se in Campania dovrà accettare De Luca tornato sul carro alato dei favori demoscopici, mentre i 5Stelle arrancano e vorrebbero evitare di votare a luglio per impedire il plebiscito deluchiano e frenare la slavina dei consensi. Non un buon presagio per il governo giallo-rosso ma l’onda d’urto dei Governatori, in questo momento, è diffficile da contenere. A destra si tenta di resistere. “Le elezioni regionali e amministrative devono svolgersi in autunno. Come già deciso”, tuona il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani e d’altra parte anche questa è una posizione meramente politica visto che , almeno in Campania, il covid ha totalmenmte ribaltato i rapporti di forza presso l’elettorato con la destra sotto nei sondaggi al cospetto di De Luca. De Luca che parla di tutto ma da domenica ancora non ha commentato le aperture del Governo. Lo ha fatto Mastella che ha ammonito l’Esecutivo a non intromettersi nella discussione legata alla eliminazione delle preferenze definendola un atto incostituzionale. Lo fa Toti per il quale “lo stato di emergenza sanitaria non e’ incompatibile con il diritto costituzionale dei cittadini di esprimere il voto elettorale in estate. L’iter è avviato e la battaglia si preannuncia asperrima.

 

 

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