Clemente Mastella è nervoso, politicamente si intende. Lui non lo lascia trasparire ma le evoluzioni della crisi di governo lo stanno mettendo un po ai margini di quella presunta centralità su cui ci contava eccome per tornare ad essere ago della bilancia come ai vecchi tempi. Il gruppo dei Responsabili non sarà determinante e d’altra parte non ne faceva già parte Sandra Lonardo per cui è venuta a cadere anche la possibile carta della pressione da esercitare sul PD nazionale per influenzare la condotta delle federazioni locali. E allora s’è preso a sollecitare direttamente De Caro, lo ha fatto prima il sindaco e poi la consorte in modo anche più esplicito, non lesinando anche la pesante ironia, per poi avvisare direttamente De Luca e il PD regionale ad essere accorti, perchè senza una piena adesione del PD sannita al metodo deluchiano salterebbero anche le alleanze a Napoli e a Caserta, ma non a Salerno ed è facile capire il perchè. Non è una novità ma l’avvertimento ora arriva direttamente dalla direzione regionale di Noi Campani che si è riunita a Benevento e nella quale è stato ribadito che non saranno ammesse deroghe e che il metodo deve valere dappertutto. A Corso Garibaldi, però, la pentarchia si è già espressa e non pare vi possano essere marce indietro. Ovviamente si attende il via libera di De Caro, senza il quale nulla si potrà concretizzare, ma il crinale sembra ormai segnato. E allora sotto con le liste. Due o tre robuste e il resto di contorno e ciò sa il Ceppalonico che come De Caro vede nella congruità delle liste a supporto la barra a dritta con la quale sferrare l’attacco vincente. Cosa che potrebbe essere anacronistica ma potrebbe anche essere il limite di una intera classe politica che intende le falangi di gran lunga più importanti del candidato, De Caro docet.
