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Letteratura beneventana

Letteratura beneventana

6 Maggio 2021 | by Enzo Colarusso
Letteratura beneventana
Politica
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Nel gran tourbillon che è il dibattito politico di questi giorni, fra citazioni coltissime che spaziano da Pericle a Lenin passando per Pirandello arrivando a Tomasi di Lampedusa, la parte del leone la fa certamente la burrasca che sta attraversando Civico 22. Continuano le defezioni della parte sinistra del movimento. Oggi ha ufficializzato il suo addio anche Cosimo Maio, uno dei più vicini a Pasquale Basile, che non ha ancora sciolto le sue riserve e sta riflettendo su ciò che sarà necessario fare. Sono ore concitate e su questo non ci sono dubbi. Moretti, attraverso fb, difende la sua condotta. “Non abbiamo mai detto che avremmo accettato una decisione a maggioranza del ceto politico seduto al tavolo della coalizione”. Una conferma della assoluta inderogabilità di quelle primarie che puntualizza “sono state chieste dalla maggior parte dei tesserati che sono intervenuti nei nostri confronti”. Moretti afferma che la scelta della modalità con cui si aderirà alle primarie sarà presa facendo votare tutti e 150 i tesserati e si chiede cosa ci sia di scandaloso in questa prassi democratica visto che “non crediamo che le pratiche di una stanza semi-segreta in cui si fanno accordi sia una mossa vincente”. Un discorso legittimo che però deve essere venato di un certo dirigismo nel momento in cui più d’uno decide di andarsene ritenendo ultimativa la posizione di Moretti. Oggi, intanto, si registra la provocazione di Corona, che non è personaggio “simpatico” e quel che più conta non è uomo di raccordo. Il leader di Altrabenevento, cui molti guardano in cagnesco all’interno del movimento, propone, in modo provocatorio, un passo indietro sia di Moretti che di Perifano e faceva riferimento a Di Dio che ha però già declinato l’invito. Corona tende la ciambella a Moretti. “L’assurdo, dice, è che le primarie sono da anni lo strumento utilizzato dal PD ma questa volta è stato considerato come un oltraggio, con Moretti che è accusato anche da una parte dei suoi ex dirigenti di voler imporre la sua candidatura a tutti i costi”. Corona, che chiama in causa De Caro, Principe, Mazzoni, Boccalone e Sguera come corifei della candidatura di Perifano, va al contrattacco; niente Perifano e niente Moretti ma Di Dio, sul quale entrambi i duellanti potrebbero convergere e fare lo stesso larga parte del panorama politico cittadino.

 

 

 

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