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Solofra| Ex Landolfi, Petitto e Ciampi al fianco della battaglia di comunità. Festa: impugnamo la delibera al Tar

Solofra| Ex Landolfi, Petitto e Ciampi al fianco della battaglia di comunità. Festa: impugnamo la delibera al Tar

10 Giugno 2021 | by Redazione Av
Solofra| Ex Landolfi, Petitto e Ciampi al fianco della battaglia di comunità. Festa: impugnamo la delibera al Tar
Politica
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(alca) – Consiglio comunale allargato a Solofra sulla soppressione del Pronto Soccorso dell’ex “Landolfi”. Presenti a Palazzo Orsini, insieme al sindaco Michele Vignola e a diversi consiglieri comunali, il primo cittadino di Serino Vito Pelosi, quello di Avellino, Gianluca Festa, oltre ai delegati di Monteforte Irpino, il vicesindaco Martino Della Bella, e di Montoro, l’assessore alle Politiche Sociali, Maria Rosa Lepre. E ai consiglieri regionali già dichiaratamente contro la decisione della giunta della Regione Campania: Livio Petitto e Vincenzo Ciampi.

Assenti, nonostante la convocazione i manager di Asl e “Moscati”, Maria Morgante e Renato Pizzuti, che ieri avevano declinato l’invito. Come pure i consiglieri regionali Maurizio Petracca ed Enzo Alaia, quest’ultimo impegnato nella Commissione Sanitaria regionale. Entrambi, comunque, già apertamente favorevoli alla decisione di Palazzo Santa Lucia.

In apertura Vignola ha fatto l’esempio di Salerno dove l’azienda ospedaliera “Ruggi d’Aragona” ha presidi anche a Mercato San Severino, Cava de’ Tirreni e Ravello, quindi anche a meno dei 15 km di distanza indicati nella delibera. Netta la richiesta per la quale la fascia tricolore chiede sostegno: “Non dobbiamo perdere il Pronto Soccorso, dal quale dipende la sicurezza dei cittadini, dopo che si è già registrato un impoverimento su tutta la rete di emergenza-urgenza della provincia e non è stata rafforzata la medicina territoriale”.

Da Festa, poi, l’ipotesi di impugnare la delibera al Tar: “Questa è una soppressione vera e propria, senza aver rispetto di un sindaco e della sua comunità. Come rappresentante del Comune capoluogo mi schiero con Solofra e il territorio irpino. Una scelta può essere quella di fare ricorso al Tribunale Amministrativo”.

I consiglieri Buonanno, Tarantino e Moretti hanno ricordato rispettivamente, i primi depotenziamenti della struttura, i 25 miliardi per costruire il plesso ospedaliero ottenuti con la 219 e sottratti ad altri investimenti per la comunità e i suoi membri, e la fine fatta dall’ospedale di Monteforte e del Maffucci, sempre più ridimensionati fino alla chiusura.

Della Bella, appunto, ha ribadito lo scippo già subito dall’Irpinia a Monteforte, parlando di battaglia di tutta la comunità.

Mentre Pelosi ha parlato di “questione che pesa su questo territorio da molti anni” e che deve vedere l’intera area della Valle dell’Irno-Serinese ad avere “un solo obiettivo”.

Petitto, poi, ha sottolineato le assenze dei suoi colleghi e afferma: “Le responsabilità sono tutte politiche, i tecnici devono seguire degli indirizzi e hanno assegnati degli obiettivi. Bisogna fare fronte comune al di là delle appartenenze. Se una scelta è sbagliata non si può fare finta di niente. Tra l’altro arriva in un periodo di emergenza sanitaria. Non si possono cancellare reparti di un ospedale che per anni sono stati eccellenze in Campania. Pensavo che il periodo dei tagli lineari fosse passato. Ci sono fondi importanti…”. “Con quei 25 miliardi – ha aggiunto – si potevano fare strade, case popolari, strutture. E’ stato deciso dalla comunità di fare un ospedale. Chiederò, insieme a Vincenzo, di convocare la Commissione Aree Interne al Comune di Solofra. Non c’è più tempo da perdere. Siamo al 10 giugno, manca poco alla scadenza del piano aziendale e non c’è stato ancora nessun confronto, dimenticando anche che i sindaci sono la prima autorità sanitaria sul territorio”.

Infine Ciampi: “Il mio è un no convinto alla soppressione e ho inviato delle interrogazioni in merito. Qualunque azione si voglia porre in essere avrà il mio sostegno incondizionato: va tutelato il diritto alla salute e del territorio irpino. I tagli riguardano solo la nostra Irpinia, altro che distanza di 15 chilometri. Purtroppo la Provincia di Avellino per De Luca conta poco o niente e di certo non è nelle sue priorità. Bisogna fare un’operazione verità: non è vero come è stato sbandierato in campagna elettorale che la Sanità in Campania è completamente uscita dal commissariamento. Siamo ancora al piano di rientro. Io sono pronto a qualunque iniziativa ma bisogna che voi sindaci e amministratori coinvolgiate chi, in molti casi sostenendolo anche, fa parte della maggioranza del governatore”.

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